Contrordine: l'obesita' protegge il cuore

(Roma) Due nuove ricerche pubblicate sui Proceedings della Mayo Clinic, uno dei presidi medici più prestigiosi degli Usa, dimostrano il cosiddetto "paradosso dell'obesità". In sostanza lo studio rivela che i chili di troppo possono rappresentare una protezione nei confronti di malattie cardiovascolari quando queste si sono già instaurate nel paziente obeso.
I ricercatori hanno preso in esame 36 studi sull'argomento. In particolare dai dati è emerso che un indice di massa corporea tipica delle persone obese (da 30 a 35) viene associato a un tasso percentuale di mortalità più bassa (-27%), rispetto ai soggetti magri con un indice di massa corporea pari a 20. Mentre chi ha una massa inferiore a 20 avrebbe un rischio superiore fino a tre volte di morire per patologie cardiovascolari.
Tuttavia, spiega Abhishek Sharma, il coordinatore della ricerca,"i nostri risultati non intendono minare la legittimità delle campagne anti-obesità fatte nell'interesse della salute pubblica".Gli scienziati stessi non esprimono certezze ma si limitano a formulare ipotesi. Tra queste c'è il ruolo svolto dai farmaci che vengono prescritti in dosi massicce a chi ha che fare con i problemi legati all'obesità.Si tratta di farmaci, ad esempio, contro il colesterolo o quelli per mantenere bassa la pressione sanguigna, che creerebbero una specie di "riserva" per il metabolismo che potrebbe svolgere un ruolo protettivo.