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Lotta all'Aids: far emergere il 50% di persone infettate che non lo sa

(Roma) Il futuro della lotta all'Aids passa per l'emersione di quella metà di persone infettate che non ne sono a conoscenza e vivono senza curarsi. E' la conclusione della conferenza internazionale sull'Aids tenutasi nell'ultima settimana a...

(Roma) Il futuro della lotta all'Aids passa per l'emersione di quella metà di persone infettate che non ne sono a conoscenza e vivono senza curarsi. E' la conclusione della conferenza internazionale sull'Aids tenutasi nell'ultima settimana a Melbourne, in Australia. Secondo le cifre fornite durante la conferenza sono 35 milioni le persone sieropositive nel mondo, di cui circa metà inconsapevoli, compresi 3,3 milioni di bambini, mentre le nuove infezioni ogni anno sono 2,3 milioni. Nel 2013 circa 13 milioni di persone in tutto il mondo hanno ricevuto la terapia antiretrovirale, di cui circa 11 milioni nei paesi a basso e medio reddito.
Il dottor Vella che è uno degli estensori delle linee guida Organizzazione Mondiale della Sanità sulla malattia ha però sottolineato che "Per riuscirci, bisogna tirare fuori il sommerso, quei milioni di persone che non sanno di avere il virus, e trattare tutti. È un enorme problema di costi, di carenza di strutture, ma proprio i risultati ottenuti finora dall'alleanza di scienza, politica e società civile che combatte l'AIDS, unica nel panorama mondiale, fanno ben sperare".
Una battaglia importanti, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che sposta il fulcro della lotta a tale patologia verso la ricerca di una maggiore informazione e consapevolezza, mentre ancora si tarda ad ottenere una cura definitiva nonostante i molteplici ed annosi sforzi della comunità scientifica internazionale in tal senso.

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