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Il 'Giorno del Ricordo' al 'Giordano Bruno'

Maddaloni - Il giorno 10 febbraio 2014 al Convitto Nazionale "Giordano Bruno" di Maddaloni tornano i temi delicati, questa volta si parla del "Giorno del Ricordo": "Foibe 2 Volte perché?" perché la pulizia etnica e il massacro? perché l'oblio...

Il giorno 10 febbraio 2014 al Convitto Nazionale "Giordano Bruno" di Maddaloni tornano i temi delicati, questa volta si parla del "Giorno del Ricordo": "Foibe 2 Volte perché?" perché la pulizia etnica e il massacro? perché l'oblio?L'appuntamento è per le ore 11.30 presso la Sala "Luigi Settembrini" al primo piano del complesso conventuale in via San Francesco d'Assisi a Maddaloni.
La partecipazione all'incontro è orientata agli studenti dell'ultimo anno del Liceo Classico "Giordano Bruno" e del Liceo Scientifico "Nino Cortese" di Maddaloni.In particolare per il Liceo Classico "Giordano Bruno" le classi prime-seconde-terze e quarte avranno un opuscolo preparato dalla presidenza, corredato anche di qualche foto; i docenti in servizio tra le 11.00 e le 12.00 avranno modo di avviare e condurre letture e riflessioni: l'obbligo, oltre che morale, è anche giuridico, trattandosi di legge dello Stato della giornata del 10 febbraio dedicata alle Foibe.
Il calendario delle attività, invece, della Sala Settembrini, è il seguente:ore 11.30: in Sala Settembrini coi docenti in servizio in quell'oraore 11.40: lettura documenti: a)presentazione; b) Commento.ore 11.55: Visione di un breve filmatoore 12.10: chiusura del preside prof. Michele Vigliotti."Il 10 febbraio, con legge dello Stato, é stato designato quale "Giorno del Ricordo" – ha dichiarato il Rettore del Convitto Nazionale, preside del Liceo Classico, "Giordano Bruno" di Maddaloni, prof. Michele Vigliotti - Dopo la memoria dello SHOAH ebraico celebriamo un'altra italianissima tragedia: il massacro di migliaia di italiani da parte di partigiani e truppe jugoslave agli ordini del maresciallo comunista Tito".
"Inferociti per anni di occupazione fascista e per le rappresaglie devastanti attuate nelle loro terre dai nazisti, le truppe comuniste iugoslave si scatenarono in una gigantesca caccia all'italiano. – ha continuato il prof. Vigliotti - Migliaia e migliaia di funzionari statali, ex soldati, appartenenti alle forze di polizia, parenti di funzionari, semplici cittadini, residenti tra Istria, Dalmazia, Friuli furono presi e senza processo, fucilati e scaraventati nelle foibe, sorta di caverne rocciose sotterranee che si aprono numerose nelle zone collinari e montagnose delle alpi nord-orientali. Molti furono gli italiani gettati vivi nelle foibe del Carso. Per evitare che questo eccidio venisse scoperto, gli jugoslavi fecero saltare con l'esplosivo l'imboccatura delle foibe. L'intento dichiarato degli jugoslavi era la pulizia etnica, il recupero con la violenza e il terrore, di terre che ritenevano proprie. Questo sterminio venne cosi abilmente celato e coperto dalla stampa e dagli organi di informazione, che per anni non si è parlato della foibe".
"Quando si è potuto finalmente scoprire al mondo questo massacro, alcune foibe sono state esplorate: migliaia di cadaveri mummificati sono stati portati alla luce ed hanno avuto cristiana sepoltura; solo dalla foiba di Basovizza sono venuti fuori centinaia di cadaveri; ma di tante foibe non si e saputo più nulla. – ha concluso il Rettore del "Giordano Bruno" - I massacri non hanno colore politico: nazisti e comunisti si sono macchiati di delitti orrendi. La stona ha emesso su di loro il suo giudizio impietoso. A noi non resta che il ricordo; e la preghiera, per chi crede".
Per maggiori informazioni su questo evento e sulle attività del Convitto Nazionale "Giordano Bruno", sito Via San Francesco D'Assisi, 119 a Maddaloni (CE) è possibile contattare la segreteria al numero 0823-434918 oppure consultare il portale dedicato https://www.cngb.it.

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