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Giovedì, 25 Aprile 2024
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II Focus sulla SLA: 400 casi in Regione Campania, 60 nel casertano

Caserta - "La Sla non è una malattia come le altre. Da alcune si può guarire, con altre devi imparare a convivere, altre ancora ti portano alla morte, magari lenta e dolorosa, ma nessuna è come la Sla che riesce ad ucciderti mentre sei ancora vivo...

"La Sla non è una malattia come le altre. Da alcune si può guarire, con altre devi imparare a convivere, altre ancora ti portano alla morte, magari lenta e dolorosa, ma nessuna è come la Sla che riesce ad ucciderti mentre sei ancora vivo. Il mio è un calvario ogni giorno devo lottare per la sopravvivenza". Questo parte del messaggio Antonio Tessitore 37 anni, presidente della sezione Aisla Napoli-Caserta, malato da più di 11 anni di Sla, raggiunto telefonicamente in apertura della conferenza stampa di presentazione del "Focus sulla SLA", (la Sclerosi laterale amiotrofica) giunto alla seconda edizione e in programma giovedì 8 maggio a partire dalle 8,45 nel Teatro dell'Aeronautica Militare (all'interno della Reggia vanvitelliana). Parole toccanti che Tessitore pronuncia grazie ad un comunicatore oculare.
All'incontro con la stampa erano presenti Lucio Matano direttore responsabile del congresso, Maria Rosaria Monsurrò, neurologa e responsabile del Centro regionale campano di riferimento per gli ammalati di Sla, Sergio Trovato e Giovanni Falcone rispettivamente responsabile Nazionale e presidente dell'Anafim sezione Caserta-Campania. E ancora, Pina Esposito dell'Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale), responsabile Campania e Sud Italia nonché componente del Direttivo Nazionale.
"400 i casi di Sla registrati in Regione Campania, 60 nella provincia di Caserta, concentrati – ha evidenziato la professoressa Monsurrò - soprattutto nell'area aversana". Sui fattori ambientali la responsabile scientifica del convegno ha poi aggiunto che "non ci sono dati di una correlazione precisa anche se, ad esempio, nella Terra dei fuochi c'è un numero di malati di Sla più elevato rispetto ad altre zone della provincia casertana. Ci auguriamo attraverso il Focus di riuscire a fornire un piccolo ma significativo contributo di idee e di impegno ad una realtà assistenziale in progress perché diventi sempre più e per tutti una buona pratica, ed omogenea su tutto l'ambito regionale".
"Parlare di Sla – ha sostenuto la rappresentante dell'Aisla - significa parlare di una malattia ad alta intensità assistenziale e quindi, promuovere la diffusione della cultura nelle istituzioni che sono a vario titolo deputate a trovare una soluzione per la presa in carico che deve essere globale. Questa iniziativa è importante per far capire cosa rappresenta questa malattia non solo per l'ammalato, ma anche per tutti i membri della famiglia che ne sono completamente coinvolti".
"L'obiettivo principale del Focus – ha ricordato Matano – è quello di creare una nuova sensibilità verso la Sla tra i cittadini, le istituzioni preposte all'assistenza sanitaria, le associazioni dei pazienti, veicolando opportune e corrette informazioni relative alla gestione anche delle fasi problematiche della malattia".
Grande l'appoggio da parte dell'Anafim Nazionale e provinciale che si è immediatamente attivata affinché "l'evento potesse svolgersi per il secondo anno consecutivo nel Teatro dell'Aeronautica Militare". "L'Arma Azzurra – ha sottolineato Trovato, già Comandante della Scuola Sottufficiali – non ha voluto far mancare il supporto necessario per l'organizzazione di questo appuntamento che ci auguriamo abbia grande successo". Il "Focus sulla SLA" è organizzato dalla Sophis con la preziosa collaborazione dell'Università Popolare di Caserta e gode della collaborazione, tra gli altri, dell'Anafim sezione Caserta-Campania, della Seconda Cattedra di Neurologia della Sun, nonché del patrocinio dell'Aisla sezione Caserta-Napoli, della Regione Campania, del Comune e della Provincia di Caserta e dell'Asl di Caserta.

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