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Lisiss Marconi, la Shoa Ee i Lupi Del Vairo

Vairano Patenora - Com'è ormai consuetudine dell'Isiss Marconi, il noto istituto della città dello Storico Incontro diretto dal preside Ignazio Del Vecchio, la celebrazione della Giornata della Memoria è divenuta una delle pagine più vive...

Com'è ormai consuetudine dell'Isiss Marconi, il noto istituto della città dello Storico Incontro diretto dal preside Ignazio Del Vecchio, la celebrazione della Giornata della Memoria è divenuta una delle pagine più vive dell'istituzione scolastica, celebrazione adempiuta con una manifestazione organizzata dalla storica associazione di Vairano Patenora Lupi del Vairo, presieduta dal dott. Giuseppe Marandola, volta a rinnovare, nello spartano scenario dell'Auditorium parrocchiale messo a disposizione, come sempre, da don Luigi De Rosa, la storia dell'uomo e a onorare il ricordo del Martirio delle Vittime del nazifascismo. Erano presenti il portatore della medaglia d'oro dell'Eroe di Fiesole, Vittorio Marandola, cons. prov. Giovanni Robbio, il sindaco di Tora e Piccilli, De Simone, la dott.ssa Santini, assessore del comune di Cervaro (Fr), una rappresentanza del comune di Vairano Patenora, il comandante della Polstrada, mar. De Felice, il comandante la stazione dei carabinieri di Vairano Scalo, mar. Palazzo, il sovrintendente reggente la stazione della Guardia Forestale di Vairano Patenora, le sezioni dell'Ass.ne Naz. Carabinieri in congedo di Caiazzo e Pignataro e le classi quinte dell'Isiss Guglielmo Marconi accompagnate dai rispettivi docenti.Dopo la prolusione del presidente Marandola sul significato della manifestazione, occasione principe per contrastare le violenze del razzismo, dell'antisemitismo e delle violenze del nazifascismo, è stata presentata la storia della deportazione dei Martiri dell'Arma dei Carabinieri nei campi di concentramento tedeschi, a partire dalla deportazione di circa 2500 carabinieri romani nell'ottobre del 1943. Duemila e cinquecento appuntati, brigadieri, ufficiali, militari semplici vennero rastrellati, caricati sui treni piombati e avviati ai campi di concentramento in Germania. Ricordare la Shoà il 27 gennaio di ogni anno, la deportazione di civili e militari e l'uccisione nei campi di sterminio nazisti di sei milioni di ebrei, mezzo milione di zingari, 200.000 disabili, migliaia di testimoni di Geova e omosessuali, senza contare i dissidenti politici, significa distinguere l'odio dall'amore, la pace dalla guerra, il bene dal male. La decisione dei Paesi europei di commemorare l'Olocausto trova così in Italia numerosissime iniziative come quella dei Lupi del Vairo per ricordare la brutalità del nazismo e la macchina messa in moto per assassinare i nove decimi del popolo ebraico in Europa. Questo assassinio di massa che si chiama in ebraico Shoà avvenne durante la Seconda Guerra mondiale, nello Scorso millennio. E l'ISISS "G. Marconi" ha sceglie di partecipare PER NON DIMENTICARE con l'invito a leggere, studiare e visionare pagine scelte sull'Olocausto, che è uno stimolo a confrontarsi con le atrocità per evitare che possano accadere di nuovo.

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