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Comitato Terra dei Fuochi. Iniziamo le verifiche dalle ex cave di tufo

Maddaloni - Il Comitato Maddaloni "Terra dei Fuochi" sulla riga della senatrice Rosaria Capacchione che rilancia l'allarme dei sotterramenti di rifiuti tossici avvenuti anche nel nostro territorio, e dove scrive di 25 anni di denunce, indagini...

Il Comitato Maddaloni "Terra dei Fuochi" sulla riga della senatrice Rosaria Capacchione che rilancia l'allarme dei sotterramenti di rifiuti tossici avvenuti anche nel nostro territorio, e dove scrive di 25 anni di denunce, indagini della magistratura e di ritrovamenti di fusti tossici ovunque sin dall'estate del 1985: a Casal di Principe, Villa di Briano, Villa Literno, Castel Volturno, Grazzanise, Santa Maria la Fossa, tra Marcianise – Maddaloni e Acerra, nell'area industriale di Aversa e in quella di Pascarola – a pochi passi dalla parrocchia di don Maurizio Patriciello, chiede subito una mappatura delle aree tufacee del territorio maddalonese. Come riporta la senatrice, rifiuti pericolosi sono stati trovati nelle cave di tufo oggi riempite di materiale di risulta riconvertiti a terreni di coltura che costeggiano i tracciati della superstrada Nola-Villa Literno. E dove la Capacchione definisce la discarica dei veleni più grande di tutta la Terra dei Veleni. A questo proposito il Comitato Maddaloni "Terra dei Fuochi" insieme al dott. Gaetano Rivezzi di Medici per l'ambiente Caserta si è incontrato con il sindaco Rosa de Lucia ed hanno convenuto a creare una mappatura di tutte le cave di tufo autorizzate all'estrazione dagli anni 60 ad oggi comprensive di autorizzazione al riempimento. Tutto questo servirà a creare un quadro della situazione territoriale, salvaguardando non solo la salute dei cittadini, ma anche l'economia agricola. A tal proposito la linea che seguirà l'iter della mappatura è quella d'iniziare con delle analisi sui terreni a cava di tufo. Senza dubbio vi sarà la disponibilità delle proprietà degli stessi terreni, in modo da seguire le indagini in piena trasparenza. Dopo il 16 di Novembre il Comitato chiederà un incontro con altri comitati di Maddaloni dove si confronterà con loro cercando di far seguire una linea comune. Non serve aspettare altre dichiarazioni dei pentiti. Noi non ne abbiamo bisogno. Verifichiamo nell'immediato se dei fusti sono stati interrati nel nostro territorio, e se i nostri terreni dopo le dovute verifiche possono essere dichiarati esenti da qualsiasi inquinamento. Il fine di questa indagine è di escludere qualsiasi veleno mangiato, bevuto e respirato da anni dagli abitanti di questa zona comunque mai bonificata. La coscienza dei cittadini di Maddaloni vuole indagini immediate, e noi non possiamo tradirli con la nostra superficialità.

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