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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Virus Ebola, question time alla Camera

(Roma) Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha risposto nel Question time di oggi a Montecitorio sugli interventi di prevenzione in relazione all'epidemia di ebola diffusasi in Africa occidentale e sulle iniziative volte a contrastare...

(Roma) Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha risposto nel Question time di oggi a Montecitorio sugli interventi di prevenzione in relazione all'epidemia di ebola diffusasi in Africa occidentale e sulle iniziative volte a contrastare l'arrivo e la diffusione del virus nel territorio nazionale e nei Paesi limitrofi. Di seguito il resoconto con leparole del Ministro:
"(...) ringrazio l'onorevole interrogante che mi dà la possibilità in questa autorevole sede di specificare alcuni elementi che ritengo di salute pubblica e, per l'Italia, soprattutto di sventare alcuni tentativi in corso di procurato allarme. Oggi su internet girava questa immagine, dove c'è scritto che 'l'ebola è arrivato, tre casi a Lampedusa (...)'. Questo tipo di informazione è un'informazione pericolosa, pericolosa per la salute pubblica e pericolosa perché crea un inutile allarmismo nel nostro Paese. Non solo non è stato riscontrato nessun caso di ebola, ma ho chiamato stamattina, dopo aver visto questa e-mail, il centro di Lampedusa dove mi dicono che, negli ultimi giorni, non è stato neanche verificato nessun tipo di malattia, neanche lieve. Quindi, noi non abbiamo nessun rischio di contagio da virus Ebola in Italia.
C'è un problema molto serio nei Paesi dell'Africa interessati, che è un problema dovuto essenzialmente a condizioni igienico-sanitarie che sono, a dir poco, fuori da ogni criterio dei Paesi più sviluppati e delle norme regolarmente applicate. L'Ebola si contrae per contatto di fluidi corporei, quindi toccando i cadaveri, vivendo in mezzo agli escrementi e alle feci, come avviene in questi luoghi, e purtroppo con il morso dei ratti, che poi contagiano la malattia. Con delle normali procedure di igiene di isolamento dei malati si può isolare e aiutare questi Paesi; è il motivo per il quale l'Organizzazione mondiale della salute ha chiesto 100 milioni di euro per poter organizzare in loco i cordoni sanitari e i sistemi di sicurezza per depotenziare il virus.Ricordiamo che è un virus che ha un'incubazione breve; è difficilissimo che possano quindi arrivare negli ordinari modi dei rifugiati; così come è difficile che possano arrivare tramite viaggi normali.
Comunque, l'Italia si è allertata. Abbiamo una tradizione in questo e, tra l'altro, stiamo gestendo Mare Nostrum; siamo arrivati prima degli altri, l'abbiamo fatto in modo silenzioso, come si fa in questi casi per non creare allarme, abbiamo allertato gli aeroporti, le compagnie aeree, il personale navigante, i porti, che ormai da mesi fanno controlli sui passeggeri che arrivano dalle zone interessate.Per quanto riguarda l'operazione dei rifugiati, dal 21 giugno abbiamo iniziato a mare una serie di controlli e predisposto anche in un caso dei sistemi per fare quarantena a mare, quindi senza neanche dover arrivare a terra (...).
Quindi, io ritengo veramente di tranquillizzare la popolazione italiana e ringrazio gli operatori della Marina e gli operatori sanitari del Servizio sanitario nazionale per il lavoro instancabile che stanno ormai effettuando da mesi."

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