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Terra dei fuochi, medici a confronto sulla biodiversita'

Caserta - "Biodiversità per costruire il futuro: tradizione, integrazione, sviluppo culturale ed economico, salvaguardia degli ecosistemi naturali, genetici e biologici" E' il tema del convegno che si svolgerà giovedì 7 novembre alle ore 17...

"Biodiversità per costruire il futuro: tradizione, integrazione, sviluppo culturale ed economico, salvaguardia degli ecosistemi naturali, genetici e biologici" E' il tema del convegno che si svolgerà giovedì 7 novembre alle ore 17 all'Ordine dei Medici di Caserta organizzato dalla Sezione casertana dell'A.M.M.I., Associazione Mogli Medici Italiani. "L'emergenza scoppiata negli ultimi mesi rende quanto mai urgente l'organizzazione di un incontro per fornire alle persone informazioni chiare e dettagliate, sia di carattere medico-scientifico che sanitario – spiega la presidente dell'Ammi Caterina Fumante – Per questo motivo relazioneranno al nostro incontro specialisti di provata esperienza nel settore, che forniranno ogni possibile chiarimento e/o soluzione a tutti noi, "travolti" dalle notizie di cronaca degli ultimi tempi. Dove non sono arrivate le Istituzioni, possono aiutarci esperti con decennale formazione, pronti a rispondere a qualsiasi domanda del pubblico". La Biodiversità indica la varietà della vita sulla Terra e le diverse combinazioni che essa forma. Essa è il frutto di anni di evoluzione, modellata da processi naturali e, sempre più, dall'influenza dell'uomo. Costituisce il mosaico della vita, di cui noi siamo parte integrante e dal quale dipendiamo totalmente. Specie animali e vegetali si evolvono in relazione all'ambiente e quindi una maggiore diversità ambientale permette di differenziare il maggior numero di specie che sono in equilibrio fra loro in una relazione complessa in cui, se viene a mancare una specie, tutte le altre ne risentiranno, compreso l'uomo. Per questo la biodiversità è alla base di tutti i meccanismi che regolano i rapporti tra tutti gli esseri viventi così da garantire l'equilibrio dei diversi ecosistemi.La salvaguardia di essa è oggi un tema più che mai attuale. A parlarne nel corso del convegno saranno la Presidente dell'AMMI Caserta, professoressa Caterina Fumante, il Presidente dell'Ordine dei Medici dottor Federico Iannicelli ed illustri relatori. Il dottor Gaetano Rivezzi, pediatra e presidente dell'ISDE Caserta Medici per l'Ambiente, sottolineerà come il degrado ambientale, in particolare nella nostra regione, influenzi la perdita di biodiversità con l'impoverimento del suolo e i rischi per la salute umana. La dottoressa Simona D'Amore, specialista in Medicina Interna e Research Fellow all'Università degli Studi di Bari e Consorzio Mario Negri Sud nonché vincitrice della II edizione del Concorso Ammi per la Medicina di Genere, nella sua comunicazione "Alimentazione e salute: ruolo della nutrigenomica", evidenzierà come la dieta possa diventare un fattore di rischio e al contempo fattore di prevenzione, quest'ultimo specialmente quando si attinge alle numerose risorse agro-alimentari offerte dal territorio in cui viviamo come ad esempio l'olio d'oliva. Tutelare la biodiversità significa anche garantire la sicurezza alimentare, questo il focus del contributo del presidente dell'Osservatorio regionale sulla dieta mediterranea dottor Vito Amendolara. "La massima trasparenza, infatti, in termini di tracciabilità contro le contraffazioni alimentari, ci permette di conoscere esattamente la provenienza di tutto ciò che arriva sulle nostre tavole - continua Fumante - e di contribuire a preservare il grande patrimonio costituito dalla variabilità delle specie viventi insieme alla nostra identità storica e culturale e cioè della natura e di tutti gli attori che ne fanno parte. Tutti i paesi sono stati chiamati a mettere in campo azioni tese a ridurre la quotidiana perdita di diversità biologica: migliaia ormai le specie del nostro pianeta, tra vegetali e animali, a rischio sopravvivenza". L'agricoltura svolge un ruolo importante per la difesa della biodiversità nel recupero delle tipicità territoriali ed autoctone. E' quanto ha fatto proprio la dottoressa Paola Riccio dell'azienda agricola Alepa, riscoprendo, dopo due secoli di abbandono, il Pallagrello, un vitigno raro conosciuto ai tempi dei Borbone ma di cui si era persa traccia sino alla fine degli anni '90. Il convegno, moderato dal professor Raffaele Raimondo, vedrà anche la presenza della dottoressa Mariafelicia Brini, in rappresentanza della Coldiretti Caserta. A conclusione dell'evento un dibattito con i rappresentanti delle associazioni e con i presenti.

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