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Sla, diagnosi precoce per la Sla attraverso esame Pet. Studio interamente italiano

(Torino) Si potrà fae diagnosi precoce della Sla con un esame di tomografia ad emissione di positroni (Pet). Il risultato, pubblicato sulla rivista "Neurology", nasce dalla collaborazione tra Marco Pagani (Istituto di Scienze e Tecnologie della...

(Torino) Si potrà fae diagnosi precoce della Sla con un esame di tomografia ad emissione di positroni (Pet). Il risultato, pubblicato sulla rivista "Neurology", nasce dalla collaborazione tra Marco Pagani (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma), Adriano Chiò (Centro Esperto SLA dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino e della Scienza e Dipartimento di Neuroscienze dell'Università degli Studi di Torino) e Angelina Cistaro (ricercatrice Centro PET IRMET di Torino).
La tomografia ad emissione di positroni (PET) è uno degli strumenti diagnostici più innovativi, che sta conoscendo sempre maggiori consensi tra i clinici nelle diverse applicazioni diagnostiche particolarmente in campo oncologico e neurologico. La PET (Positron Emission Tomography) è una metodica di diagnostica per immagini che consente di individuare precocemente i tumori e di valutarne la dimensione e la localizzazione. L'esame si basa sulla somministrazione di radiofarmaci, caratterizzati dall'emissione di particelle chiamate positroni. Le indagini di Medicina Nucleare, come la PET, prevedono la somministrazione di una piccola quantità di una sostanza radioattiva (radiofarmaco), al fine di indagare le caratteristiche funzionali degli organi e degli apparati nei quali il radiofarmaco si localizza. Dopo essere stato somministrato per via endovenosa, il radiofarmaco si distribuisce nel corpo del paziente permettendo di ottenere delle immagini diagnostiche, interpretate dai medici specialisti.
Tra i radiofarmaci oggi più utilizzato è 18FDG (fluorodesossiglucosio) che, introdotto nell'organismo, ha la caratteristica di essere assunto dalle cellule allo stesso modo del glucosio. La gran parte dei processi biologici che richiedono energia hanno necessità di utilizzare il glucosio come substrato, per cui si comprende come un analogo del glucosio, come il 18FDG possa essere considerato un marcatore di tutti i processi cellulari in attiva proliferazione. Il trasporto all'interno delle cellule del glucosio e di altri zuccheri analoghi avviene attraverso tre meccanismi. Il primo, di diffusione passiva, è un processo relativamente lento e non è importante per i tessuti umani. Il secondo meccanismo è di trasporto attivo mediato da un trasportatore di glucosio Na+ dipendente ed è particolarmente attivo a livello delle cellule intestinali e renali.
Questa tecnica permette di raggiungere un'accuratezza diagnostica del 95% e rappresenta un passo importante per lo sviluppo nella diagnosi precoce della malattia. Finora la Sla, contro la quale il mondo si sta mobilitando in questi giorni con le docce gelate per raccogliere fondi, poteva essere diagnosticata esclusivamente attraverso l'indagine clinica e con il supporto di metodiche neurofisiologiche e pertanto richiedeva un lungo periodo di osservazione.

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