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Stress da rientro a scuola per 7 studenti su 10: notti insonni per 1 ragazzo su 5

(Roma) Si chiude lo stomaco e ci si sveglia in piena notte con un nodo in gola. Di che cosa si tratta? Di quell'ansia che prende prima di un rientro, dopo un periodo di riposo. Capita agli adulti per il lavoro così come accade ai ragazzi dopo le...

(Roma) Si chiude lo stomaco e ci si sveglia in piena notte con un nodo in gola. Di che cosa si tratta? Di quell'ansia che prende prima di un rientro, dopo un periodo di riposo. Capita agli adulti per il lavoro così come accade ai ragazzi dopo le vacanze estive, prima di rientrare a scuola. A rivelarlo è Skuola.net con un sondaggio che ha raccolto il parere di 2000 studenti, tra cui 1 su 5 frequenta le scuole medie, 1 su 3 il biennio delle superiori e il 50% il triennio. Dalle interviste emerge che oltre un ragazzo su 5 avverte disturbi del sonno, il 17% litiga di più in famiglia mostrando una certa irrequietezza e il 15% sta modificando le sue abitudini alimentari mangiando di più o di meno. Un fenomeno, quindi, diffuso soprattutto in questi giorni visto che lunedì, 15 settembre, la stragrande maggioranza degli studenti italiani affronterà il suo primo giorno di scuola.
Ansia da rientro, che cosa ne pensano gli esperti? Skuola.net ha chiesto il parere al prof. Pietro Ferrara, pediatra e docente di pediatria presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e l'Università Campus Bio-Medico di Roma. "E' evidente che ogni stacco, ogni cambiamento possa comportare una dose di stress nel bambino o nel ragazzo. Accade anche negli adulti che, rientrando al lavoro, avvertono maggiore affaticabilità, minore concentrazione fino addirittura ad una certa stanchezza fisica. Quindi lo stesso processo avviene nei ragazzi ma non dobbiamo medicalizzarlo eccessivamente: tutti devono saper riapprocciare alla scuola , gestendo quella dose di ansia naturale e comunque transitoria. Nella maggior parte dei casi infatti – continua il pediatra- l'ansia svanisce dopo il primo giorno di scuola quando si affronta la "prova" tanto temuta. Se poi, nei 3 mesi di vacanza non si è fatto nulla, neanche i compiti, l'ansia cresce. Non solo per la paura di farsi trovare impreparati dal prof ma anche perché ci si è tenuti lontani dalla scuola per molto tempo ed ora bisogna rientrarci in contatto. Altra cosa – conclude Ferrara – quando ci si trova di fronte a vecchi traumi: quando il ragazzo ha vissuto situazioni spiacevoli durante il precedente anno scolastico e quindi ora teme il rientro. Questi casi, comunque, vanno trattati separatamente e non rientrano nella comune ansia del ritorno a scuola".

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