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Due consiglieri lasciano il sindaco, prende forma la 'mozione di sfiducia'

L'opposizione accusa Branco ed affila le armi per portare la battaglia in consiglio

Si rafforza l'opposizione in consiglio comunale a Capua con l'uscita dalla maggioranza dei consiglieri Gianluca Di Agresti e dell'ex presidente del consiglio comunale Ludovico Prezioso. Ed ora il sindaco Luca Branco è nuovamente sulla graticola dei consiglieri Angelo Di Rienzo, Melina Ragozzino ed Annarita Vegliante - cui si sono aggiunti anche i due consiglieri del Movimento 5 Stelle Roberto Caiazzo e Nunzia Miccolupi - che si dicono pronti, alla luce dei numeri, a presentare una mozione di sfiducia al sindaco.

"Lo stato in cui versa la città è ormai noto a tutti, con problemi che in assenza di azione concrete potranno solo incancrenirsi, come ad esempio per lo stato delle strade colabrodo che tra poco, con l'arrivo dell'autunno e poi dell'inverno, perdurante l’assenza di manutenzione del manto stradale, con erbacce diventate veri e propri arbusti e con le caditoie otturate, costituiranno un grosso pericolo per automobilisti e pedoni - si legge in una nota di Di Rienzo, Ragozzino e Vegliante - Rallegrarsi troppo per i (modestissimi) contributi ottenuti per le scuole cittadine, a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, e di importo sicuramente modesto a fronte delle tantissime necessità dei plessi scolastici cittadini, sembra francamente offensivo per il buon senso, ma soprattutto si tratta di "acqua che non toglie sete" e oggettivamente, a fronte di centinaia di occasioni di finanziamento che sono stati persi da una amministrazione immobile e fallimentare, appare davvero ridicolo. Dello spettacolare programma elettorale del sindaco Branco - proseguono - non abbiamo visto praticamente nulla a parte un’amministrazione da sempre litigiosa e conflittuale al proprio interno, che in 27 mesi ha visto finti rimpasti di giunta, dimissioni farlocche del sindaco, un’azione di vero e proprio killeraggio politico, da parte della maggioranza, del Presidente del Consiglio votato all’unanimità, assessori e scelte fatte a Mondragone piuttosto che a Camigliano, come se a Capua fosse sparito ogni barlume di competenza, e che adesso perde per strada altri due importanti consiglieri che, nettamente dissociatisi dalla maggioranza e passando all’opposizione, dimostrano almeno dignità e coraggio delle proprie idee.
Il malcontento è dilagante e assistiamo a sempre più numerose denunce da parte dei cittadini, anche sui social, di associazioni e gruppi di volontari che manifestano in modo esasperato il proprio dissenso ed evidenziano il fallimento di questa amministrazione". Alla luce di ciò i tre consiglieri annunciano la mozione di sfiducia (per la quale occorrono 7 firme).

"Se i numeri non ci ingannano siamo già a 8 e considerate le continue insoddisfazioni scaturite anche da altri componenti della maggioranza non ci dovrebbero essere difficoltà, altrimenti si dimostrerà l’ennesimo fuoco di paglia - aggiungono Caiazzo e Miccolupi - La trasparenza prima di tutto. Questo immobilismo sta facendo solo del male alla nostra Capua, che vive una lenta agonia da ormai molto tempo. Ora, quindi, si faccia chiarezza al più presto. I cittadini hanno bisogno di un’Amministrazione coraggiosa e che porti soluzioni concrete, tangibili che fino ad ora non sono arrivate. Abbiamo atteso fin troppo. È il momento di staccare la spina". 
 

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