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Politica Marcianise

“Mi mandano a casa, me ne vado con orgoglio”. Il sindaco rompe il silenzio con un post d’addio

Antonello Velardi esce allo scoperto con quello che sembra un saluto definitivo

Il sindaco di Marcianise ai titoli di coda? Parrebbe proprio di sì visto il lungo messaggio che Antonello Velardi ha lanciato nel pomeriggio tramite la sua pagina Facebook. E lo fa per la prima volta da quando è iniziata la crisi col Partito democratico, che da tempo minaccia di non votare il bilancio di previsione se non verrà emendato con alcuni accorgimenti richiesti ma non accettati dal sindaco.

“Cari concittadini - scrive il sindaco - sono ore decisive per il futuro dell'Amministrazione comunale di Marcianise. Ancora pochi giorni e mi manderanno a casa. Me ne vado con molto orgoglio e con la coscienza pulita, certo di aver finora amministrato solo ed esclusivamente nell'interesse della città”.

Ed aggiunge: “Attenzione: sentirete parlare spesso in questi giorni, in queste settimane, in questi mesi, molti signori della politica che vi diranno che hanno a cuore gli interessi della città. Prima di credere a ciò che loro dicono, vi invito a riflettere e a farvi una vostra idea. Mi mandano a casa perché non mi perdonano di aver reso il Comune più efficiente e per essermi battuto per la trasparenza. Una parte della maggioranza, il gruppo del Pd, ha annunciato che voterà contro il bilancio. È una questione di numeri: la legge impone l'approvazione, se il bilancio viene bocciato si va tutti a casa. È quello che accadrà a Marcianise mercoledì prossimo, nel corso del consiglio comunale”.

E chiude: “Vi ringrazio molto per il sostegno che mi avete dato in questi mesi per me molto difficili. Sono orgoglioso di aver aiutato a far crescere la mia Marcianise, sono felice di aver fatto un lavoro riconosciuto dalla gente, da voi. L'ho fatto con dignità e onore, come avevo annunciato. Non avevo e non ho alcun interesse, non l'ho mai avuto. Giratevi attorno e guardate ciò che abbiamo fatto: abbiamo toccato interessi e situazioni che nessuno in trent'anni ha avuto il coraggio di toccare. Grazie ancora. Ci sentiremo a Pasqua per gli auguri. A tutti un affettuoso abbraccio”.

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