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“Ho le mie colpe, ma non trucco i bilanci. Le accuse? Solo finzioni”

Il sindaco affronta in conferenza stampa insieme all’assessore Sagliocco. Rumors su un possibile accordo con pezzi dell’opposizione: “Ne parleremo in Consiglio senza tecnicismi. Ci metterò la faccia”

Finzioni, rumors, tatticismi ed un solo obiettivo: andare in consiglio comunale ed affrontare il voto (il secondo) dell’aula che potrebbe segnare il suo futuro politico e quello dell’amministrazione comunale di Aversa. Alfonso Golia ha affrontato tutti gli argomenti al centro della discussione nella conferenza stampa convocata per fare chiarezza sui dubbi legati alla salvaguardia di bilancio, dopo la bocciatura del documento nel consiglio comunale del 30 novembre scorso. E non ha lesinato attacchi a quei consiglieri che “mi chiedono apertura ma poi mi accusano di truccare il bilancio”. La questione interna al Pd, per il sindaco, sembra una partita chiusa: difficile ipotizzare che i consiglieri Paolo Santulli, Eugenia D’Angelo, Maurizio Danzi e Francesco Forleo (anche se quest’ultimo era assente il 30 novembre) possano votare a favore di un bilancio “che non sarà cambiato” ha sottolineato Golia, che ha poi spiegato: “Ci dicono che volontariamente abbiamo messo dei numeri a casaccio. Il documento è una presa d’atto di mancate entrate che non si possono modificare e truccare. E’ immodificabile” ha ripetuto a più riprese.

"C'è distanza ideologica e programmatica coi consiglieri del mio partito"

L’unica speranza del sindaco, dunque, resta quella di convincere alcuni consiglieri di opposizione a cambiare la propria idea. Ma Golia non vuole sentir parlare di ‘governo di salute pubblica’, semmai a termine. “Aversa ha bisogno di prospettiva. Non chiederemo una fiducia a termine perché dobbiamo portare la città in un porto sicuro. La strada più semplice sarebbe quella di non tornare in consiglio comunale, ma io lo farò”. Le date possibili sono quelle del 22 e 23 dicembre, quando Golia scoprirà se potrà trascorrere il Natale con indosso la fascia tricolore. “Anche io ho commesso i miei errori sul piano politico, su questo dubbi non ce ne sono. Ma respingo al mittente tutte le accuse sul piano tecnico, soprattutto se arrivano da quelle persone che mi hanno ostacolato con determinazione anche sulla stabilizzazione degli Lsu. Quella stessa parte del mio partito, il Pd, che oggi mi dice che sono quello che fa i bilanci truccati. Ormai è chiaro che c’è una distanza ideologica e programmatica”. Un punto, quest’ultimo, su cui Golia batte tanto, sottolineando che “La Regione Campania ha già diramato il documento di indirizzo strategico e c’è bisogno della politica, di atti di coraggio per presentare progetti che vadano a cambiare il volto alla città di Aversa. Qui c’è bisogno di persone che non hanno paura di decidere”.

"Accuse fasulle, solo tatticismi che non mi appartengono"

Quando affronta le accuse che gli sono state mosse dai consiglieri dissidenti del Pd, Golia è netto: “A mio giudizio i dubbi hanno poco e nulla hanno a che vedere col bilancio di riequilibrio. Ci troviamo di fronte a tatticismi che non mi appartengono e non voglio fare”. Per questo afferma di non “fare finte modifiche al documento contabile per permettere accordi fasulli”. E chiarisce: "Finché possibile, ho il dovere morale e giuridico di recuperare i crediti, non di stralciarli. Sono più dei 10 giorni che mi pongo la stessa domanda: a chi servirebbe questo bonus? Agli evasori? Mi sarebbe piaciuta una grande collaborazione da parte di chi contesta questo lavoro di risanamento, proponendo come recuperare quei crediti. Io sono stato sempre contrario ai condoni e lo sono ancora”.

Rumors su possibili accordi con la minoranza

Non affronta direttamente le notizie sui rumors di un possibile accordo con pezzi della minoranza in vista del prossimo consiglio comunale, anche se ammette che a loro si rivolgerà: “Noi parleremo in consiglio comunale, ci metterò la faccia. Parleremo di programmi e linee di mandato. E’ su questo che chiederò il voto” visto che, come ammette, “oggi non ho una maggioranza”. Ora resta solo da capire se Golia mangerà il panettone da sindaco oppure no.

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