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Politica San Felice a Cancello

Sindaco in bilico, 'no' all'inciucio dei 5 Stelle: "Dimissioni o mozione di sfiducia"

I pentastellati bocciano ogni altra operazione. Ferrara ad un passo dall'addio

Giovanni Ferrara è ufficialmente con le spalle al muro. Il sindaco di San Felice a Cancello sembra ormai sulla ‘strada del non ritorno’, con la sua maggioranza spaccata e con almeno 5 dissidenti pronti a mandarlo a casa. L’ultima speranza del primo cittadino di poter superare lo scoglio di una possibile mozione di sfiducia di cui si parla tanto in questi giorni, era la possibile scelta del Movimento 5 Stelle di “astenersi” dalla guerra interna. Ma i sogni si sono infranti col manifesto del gruppo guidato alle ultime elezioni da Luciano Bernardo che non danno chances a Ferrara: “Chiediamo che il sindaco Giovanni Ferrara si assuma le proprie responsabilità e rassegni immediatamente le proprie dimissioni, se così non dovesse essere siamo pronti a presentare in Consiglio una mozione di sfiducia per mandarlo a casa”. La parte finale del manifesto, di fatto, chiude ad ogni possibile ‘incuicio’ che era stato ipotizzato e lascia Ferrara, di fatto, ancor di più in minoranza. 

IL MANIFESTO DEI 5 STELLE. Sono trascorsi sei mesi dalle elezioni e durante questo periodo abbiamo assistito alle cose più assurde: un mese per nominare una giunta che dopo pochi giorni è stata praticamente azzerata; le dimissioni del Sindaco (vere o fittizie non si sa) ritirate prima che diventassero definitive; i continui litigi tra i gruppi di maggioranza per spartirsi poltrone ed incarichi; la resa dei conti per la mancata elezione di un loro rappresentante in Provincia; la fuoriuscita dai partiti con una disinvoltura sconcertante; la cacciata di due Assessori e la conseguente fuoriuscita dalla maggioranza di ben sei consiglieri; l’incapacità di trovare un segretario comunale disposto a prestare servizio presso il nostro comune; I funzionari che si dimettono lasciando i loro incarichi perché in contrasto con il sindaco; l’impossibilità di formare le commissioni consiliari permanenti per i loro disaccordi. Tutto questo mentre i problemi per San Felice diventano sempre più insostenibili: l’immondizia lasciata per strada con la Buttol che la fa da padrona dettando le condizioni ed imponendo le sue regole, senza che il Sindaco prenda una netta posizione; il Milione e mezzo di euro di anticipazione di cassa da restituire al Ministero dell’Interno con il Sindaco che, invece di cercare soluzioni, fa propaganda sui giornali a favore di alcuni esponenti locali della Lega; il Consorzio Idrico (un carrozzone politico che annega nei debiti) che, grazie ad un affidamento temporaneo, riscuote il canone dell’acqua ma non trasferisce i soldi al Comune provocando un contenzioso con il gestore dell’acquedotto ed un ulteriore danno alle nostre casse; le cartelle esattoriali che giacciono in Comune senza che nessun contribuente ne sappia niente mentre quelle poche che arrivano sono completamente sballate. In tutto ciò abbiamo il Sindaco che da una parte continua ad implorarci di “dare una mano per il bene di San Felice” mentre dall’altra non muove un dito per affrontare e risolvere i problemi; i sui fedeliss mi che brancolano nel buio mentre qualcuno già lo ha abbandonato al suo destino per andare all’opposizione; altri che, sin dall’inizio, hanno dimostrato di essere più interessati a tutelare i loro interessi personali o di parte piuttosto che a fare azioni concrete per il bene di tutti; ed in tutto questo caos vi sono “soggetti esterni” che operano e si muovono nelle stanze del Comune come se fossero i padroni di casa ed influenzano persino le attività del Consiglio Comunale. Adesso però siamo giunti al punto di dover dire basta, così non si può più andare avanti: l’immobilismo, gli interessi personali e di parte, l’incapacità, il pressappochismo e l’incompetenza di questa Amministrazione stanno conducendo il nostro Comune allo sfascio e questo non lo possiamo permettere! il Sindaco sapeva benissimo, sin dall’inizio, con chi si stava coalizzando; fintantoché gli andava bene se ne è servito per soddisfare la sua sete di potere, lasciando che quei manipolatori esterni facessero i loro comodi, mentre adesso tenta di prendere le distanze presentandosi come una vittima. Per tutto quanto esposto sopra chiediamo che il Sindaco Giovanni Ferrara si assuma le proprie responsabilità e rassegni immediatamente le proprie dimissioni, se così non dovesse essere siamo pronti a presentare in Consiglio una mozione di sfiducia per mandarlo a casa.

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