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I consiglieri dissidenti non mollano: "Subito azzeramento della giunta"

Attacco frontale a Petrella anche per la "presenza ingombrante di Giancotti"

Un azzeramento della giunta. E’ quello che tornano a chiedere a gran voce i consiglieri comunali di Castel Volturno Ambrosone, Giulio e Carlo Natale e Sperlongano che annunciano di voler andare “fino in fondo in questa vicenda” prendendo "nettamente le distanze dalla maggioranza”.

Ai consiglieri non è piaciuto il tentativo del sindaco Luigi Petrella di “minimizzare la crisi”. “Semplificare il discorso - spiegano i consiglieri - parlando di quella di vicesindaco come una carica pressoché inutile è una banalità ed una mistificazione. Se così fosse stato, infatti, Petrella non avrebbe impiegato sei mesi per chiudere il rimpasto. La carica di vicesindaco è stata tolta a Pasquale Marrandino per un incomprensibile capriccio del segretario della Lega Domenico Giancotti al quale Petrella ha dovuto cedere per salvare la sua poltrona. Inoltre, pur di non andare a casa, il sindaco ha dovuto accontentare la Lega e i consiglieri indipendente Riccardo e Napoletano, smentendo addirittura se stesso e il metodo da lui imposto per la composizione della giunta fin dal 2019”.

“Infatti - spiegano ancora i consiglieri comunali - il dictat del sindaco per la scelta degli assessori, è sempre stato quello di voler conferire gli incarichi a persone originarie e presenti a Castel Volturno. Peccato che appunto, questa regola non sia stata rispettata da lui stesso, che ha “calato le braghe” davanti alla Lega e all’accoppiata Riccardo - Napoletano, nominando tali Maisto e Caccavale, nel primo caso un professionista di Avellino che viene a villeggiare nella nostra città e nel secondo caso un assessore che ha appena terminato il suo incarico Nola e che da oggi dovrà fare l’assessore pendolare. Nel caso di Napoletano e Riccardo, abbiamo assistito a una sorta di parabola del figliol prodigo di memoria biblica, in cui i due figlioli, dopo essere passati all’opposizione, sono tornati alla casa del padre e oltre a essere perdonati da quest’ultimo, hanno avuto addirittura un assessore in premio”.

“Inutile quindi minimizzare o “fare spallucce” - proseguono i 4 dissidenti - Petrella deve rendersi conto della crisi causata proprio da queste scelte e assumersi le sue responsabilità. Troviamo eclatante ed inaccettabile che questi due gruppi abbiano imposto ed ottenuto assessori provenienti da altre realtà locali, che nulla hanno a che vedere con Castel Volturno e che hanno ottenuto una posizione di potere per motivi a noi sconosciuti, ma che sicuramente non concernono le problematiche della città ma sono ascrivibili a chissà quali accordi politici interni ai partiti. Altrettanto inaccettabile è l’ingombrante presenza all’interno degli uffici comunali del signor Domenico Giancotti, che senza alcun titolo o incarico istituzionale, staziona negli uffici del sindaco per giornate intere dettando la linea dell’amministrazione e che probabilmente ha scambiato il ruolo di segretario di partito con quello di sindaco-ombra”.

“Noi - ribadiscono i consiglieri - non ci riconosciamo in questa giunta, per cui, se quel che resta dell’amministrazione Petrella vuole ancora avvalersi della nostra collaborazione e del nostro sostegno, dovrà necessariamente rivedere le sue scelte il prima possibile, attraverso un nuovo azzeramento di giunta e una sua ricomposizione in tempi brevi, rispettando le regole che ci siamo dati fin dall’inizio”.

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