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Gli ex consiglieri al veleno contro il sindaco sfiduciato: "Noi ci ricandidiamo, lui scappa"

La risposta dei 4 ex esponenti della maggioranza agli attacchi di Luca Branco

Non si è fatta attendere la risposta dei quattro ex consiglieri di maggioranza di Capua che hanno segnato la fine dell'amministrazione Branco a 27 mesi dalle elezioni, firmando le dimissioni dal notaio insieme all’opposizione. Gianluca Di Agresti, Michele Giugno, Ludovico Prezioso e Luigi Sperino hanno rispedito al mittente gli attacchi dell'ex sindaco Luca Branco, che nei giorni scorsi ha deciso di rompere il silenzio - con un video lanciato dalla sua pagina Facebook - sulla fine della sua amministrazione comunale. "Nonostante lo sforzo che l’ex primo cittadino ha profuso per permeare tutto il risentimento nei confronti di chi l’ha mandato a casa, dopo una lenta ma costante agonia, tra le battute finali del suo cortometraggio, peraltro degno di candidatura al premio Oscar come migliore attore non protagonista, si è colta una caduta di stile nei nostri confronti e della nostra amata Capua - sottolineano i quattro ex consiglieri comunali - Comprendiamo lo stato d’animo dell’ex sindaco, consapevoli della difficoltà di accettare un fallimento che noi stessi abbiamo dovuto sopportare. Nonostante i ripetuti segnali, di limiti ed errori che potevano essere corretti, ha prevalso la saccenza, la supponenza, la prosopopea che hanno caratterizzato l'agire quotidiano dell'ex sindaco e che emergono ancora in maniera cristallina come tratti caratterizzanti della sua persona. Ma noi ce ne siamo fatti una ragione".

L'ospedale 'mancato' e il dissesto

Per Di Agresti, Giugno, Prezioso e Sperino "è tuttavia doveroso rispondere al video messaggio di Luca Branco, non con lo stesso stile naturalmente, non disponendo del “Casalino de Noantri”, stile che peraltro rispecchia l’approccio alle questioni discusse per 27 mesi, votato solo alla forma e non alla sostanza, bensì con dati alla mano, quei pochi ma necessari chiarimenti che dimostrano la totale mala fede di Luca Branco e la sua ormai certificata incapacità di governare e gestire le problematiche del Comune di Capua". Molti sono gli argomenti toccati dall’ex sindaco nel corso del video messaggio e che gli ex consiglieri comunali intendono ripercorrere. "Un esempio tangibile è il tavolo aperto per la realizzazione di un presidio ospedaliero tra Capua e Santa Maria Capua Vetere. L’ospedale tanto decantato di Santa Maria Capua Vetere e non di Capua, è un progetto che a tutt’oggi non trova alcun riscontro nel piano sanitario regionale, ma nonostante ciò resta una iniziativa lodevole di un’altra amministrazione comunale che con la totale subalternità dell’incapace ex sindaco di Capua, si è intestata un’eventuale operazione futura. In ogni caso, è utile ed opportuno sconfessare quanto esposto da Luca Branco, proprio per evidenziare le motivazioni politiche che ci hanno indotto a staccare la spina. E’ del tutto evidente che Luca Branco descriva un'altra Capua, quella che è rimasta un sogno, forse, non è quella che vive. Diversamente da quanto asserito dell’ex primo cittadino, che si è attribuito più volte la singolare qualità di risolutore del dissesto finanziario che si è trascinato per anni, è doveroso evidenziare che in realtà il riequilibrio delle casse comunali si è raggiunto grazie alla competente e laboriosa opera dell’Organo straordinario di liquidazione e dei dirigenti municipali. Non consentiamo all’ex sindaco di intestarsi un risultato di amministrazione che di certo non l’ha visto come protagonista".

Il Piano urbanistico comunale

In merito al piano urbanistico comunale (Puc), gli ex consiglieri comunali sottolineano che "l’adozione dell’importante strumento urbanistico è avvenuta senza alcuna condivisione da parte delle forze politiche e, in particolare, di tutti i membri del consiglio comunale. Il dissenso sull’accentramento decisionale, misto alla simulata offerta alla partecipazione che l’ex sindaco ha fintamente sbandierato nei mesi in cui si decidevano le sorti del territorio comunale per i prossimi decenni, è stato sempre denunciato e sottolineato dai sottoscritti fino a costituire una seria ed ulteriore frattura con l’ex primo cittadino. E si badi bene che anche su tale argomento che Luca Branco mente. Mente quando parla, nel video che lo porterà ad Hollywood, di condivisione e di partecipazione. Come si fa a parlare di partecipazione e condivisione sul Puc quando, non i sottoscritti, ma il più votato della maggioranza, il dott. Di Monaco, assessore e segretario del Pd che non si dimentichi, ha espresso il nome di Branco, partito dello stesso sindaco, ha per ben due volte dissentito sul tema. Una volta abbandonando la seduta, un’altra votando no.

"Sindaco bugiardo"

"Analogo discorso e forse ancor più grave, in tema di gestione del territorio, è quello del centro storico della città. Anche su tale tema abbiamo da denunciare il disinteresse dell’ex sindaco - continuano - E’ noto, almeno a noi ex esponenti della maggioranza, che è in itinere anche la redazione e l’approvazione dello strumento particolareggiato del centro storico di Capua che giace, in bozza da mesi, in qualche stanza dell’ufficio tecnico del Comune in attesa che la parte politica, alla cui testa c’era l’ex sindaco, desse il suo placet sulle scelte proposte dal progettista. Ed ancora, visto che Luca Branco ci ha identificato come vili, ci prendiamo la libertà di identificarlo come un bugiardo capace di modificare la realtà e vantarsi di saperlo fare. Come? Dicendo esattamente le cose come stanno anche a proposito della gestione degli spazi pubblici a servizio degli esercizi commerciali. Ci riferiamo al parere che la Soprintendenza ha rilasciato in merito alla possibilità di utilizzo di aree della città a servizio degli esercizi commerciali. Su tale tema la Soprintendenza ha posto una serie di limitazioni che al termine dell’emergenza pandemica, quando tutto tornerà all’ ordinarietà, anche per quanto riguarda le autorizzazioni di occupazione dei suoli per attività commerciali (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.) porterà ad un netto ridimensionamento dei suddetti spazi; ciò vuol dire che in alcuni siti del centro storico non si potranno piu’ apporre tavoli con sedie, ombrelloni, ecc.. Della tal cosa il nostro ex sindaco, si è mai opposto nelle sedi istituzionali? La risposta è no!".

I finanziamenti perduti

"Per non parlare dei finanziamenti pubblici perduti a causa di inefficienza e di poco attaccamento alla città, come falsamente dichiarato dall’ex sindaco - aggiungono - Quello ad esempio riguardante le strutture sportive di circa 700.000 euro. Chi è il responsabile di questo fallimento? Se noi oggi siamo qui a denunciare queste cose è solo per esplicitare un dissenso già ampiamente dimostrato, paradossalmente seduti nei banchi della maggioranza; ma secondo Luca Branco far questo vuol dire essere vili. Per restare in tema di finanziamenti perduti vogliamo parlare di quelli finalizzati al monitoraggio delle strutture delle scuole medie ed elementari della città? Per inadempimenti amministrativi si è persa l’ occasione importante offerta dal Ministero dell’Istruzione, per monitorare i solai degli edifici scolastici comunali. Ovviamente tutto ciò potrà essere documentato in qualsiasi momento".

Gli eventi natalizi

Ma per gli ex consiglieri comunali "l’apoteosi dell’incapacità gestionale ed amministrativa di Luca Branco si è raggiunta con l’organizzazione degli eventi natalizi, promossi dagli amici degli amici, burattini e burattinai radical chic, nel 2019, quando nell’occasione furono stanziati e gettati in toilette ben 45.000 euro. Tale importo non risulta rendicontato e quindi vorremmo ben sapere chi, tra pinocchio, il gatto e la volpe, abbia utilizzato e speso i fondi destinati alla suddetta iniziativa. Vorremmo anche sapere a quale capitolo di bilancio o a quale delibera il sindaco si sia ispirato quando è stato colto dalla visione celestiale della somma di 54.000, piovuta come una manna dal cielo. Ad oggi, nel capitolo riservato agli eventi, non si rinvengono neppure gli 8000 euro canonici per il carnevale. Però, per dovizia di cronaca e senza “alcuna possibilità di smentita” dobbiamo anche dire che, in riferimento alla spettacolare Immacolata Capuana, ci sono i titolari delle maestranze che sono ancora in processione per ottenere il previsto compenso".

L'ambiente

"Vogliamo parlare del Dec? Il famoso direttore per la esecuzione del contratto che per circa 10mila euro l'anno è incaricato di fare quello che avrebbero dovuto fare gli assessori all'ecologia e il responsabile del servizio: verificare l'esatta esecuzione del contratto e, in caso di inadempienze, applicare le relative penali - aggiungono - E per restare in tema, vogliamo parlare del famoso sito di trasferenza dei rifiuti nell’area del polo aeronautico e dei vantaggi che sarebbero derivati alla città dal fatto che qualche autista di autocompattatore si sarebbe fermato a prendere il caffè a Porta Roma? A Capua non c’è più un “filo d’erba”, non ci resta che piangere quando ascoltiamo dichiarazioni così deliranti pronunciate dal solito Luca Branco che ci lascia in eredità anche le tonnellate di ecoballe al Frascale che lui e la così tanto decantata filiera istituzionale aveva promesso di rimuovere prontamente".

"Ci ricandidiamo alle prossime elezioni"

La verità è che all’ex sindaco il ruolo piaceva assai e non gli va proprio giù l’idea che sia finita. Che poi quel ruolo fosse utile soltanto a compiacere il suo smisurato ego (come dimostra il fatto che nel pieno di una crisi politica, ritirò le dimissioni rivelatesi farsesche, con largo anticipo sulla scadenza dei venti giorni perché doveva partecipare alla messa pasquale con la fascia tricolore) poco gli importava. Se, a dispetto delle chiacchiere, avesse avuto a cuore di più il futuro della città e meno il suo, le cose sarebbero potute andare diversamente come il non aver voluto evitare di far gestire ad attori politici non capuani la gestione dell’ennesima crisi. e comunque, visto che l'ex sindaco ha lanciato una sfida, noi facciamo altrettanto. Sulle nostre azioni ci mettiamo la faccia e, pertanto, saremo candidati alle prossime elezioni. I cittadini decideranno sulla bontà delle nostre scelte. L'ex sindaco faccia altrettanto: si candidi e sottoponga al giudizio dei cittadini i 27 mesi del suo operato", concludono Gianluca Di Agresti, Michele Giugno, Ludovico Prezioso e Luigi Sperino.

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