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Il sindaco sfiduciato rompe il silenzio: “Sarò alle elezioni, ma non da candidato”

Branco attacca i 4 consiglieri di maggioranza che lo hanno mandato a casa: “Sono vili”

Dopo una lunga pausa, l’ex sindaco di Capua Luca Branco ha deciso di rompere il silenzio sulla fine della sua amministrazione comunale. Ed ha attaccato in maniera diretta, con un video lanciato dalla sua pagina Facebook, i quattro consiglieri di maggioranza che hanno segnato la fine della sua esperienza amministrativa a 27 mesi dalle elezioni, firmando le dimissioni dal notaio insieme all’opposizione.

“L’amministrazione da me presieduta ha portato a casa risultati storici” ha affermato Branco. “Mai avrei immaginato che potessero non mettere Capua al primo posto. Condanno l’atto compiuto da 4 consiglieri di maggioranza Di Agresti, Giugno, Prezioso e Sperino coi quali, fino a poche ore prima, si lavorava per il raggiungimento degli obiettivi. Sono vili. E’ una atto - aggiunge - con totale assenza di motivazioni politiche, ha solo motivazioni personali. E’ un atto a cui hanno collaborato burattini e burattinai. E’ un atto messo in piedi durante i 27 mesi del mio mandato, con un’azione di denigrazione volta solo a buttare fango contro la mia amministrazione”.

Branco sottolinea che, durante la sua amministrazione, “tutto è stato sempre oggetto di confronto. Molti hanno lavorato e continueranno a lavorare per fermare la nave che abbiamo messo in movimento”. Ed a chi lo ha mandato a casa lancia “un guanto di sfida. Un confronto pubblico, con chiunque, da tenere davanti alle telecamere, per fare chiarezza su ciò che è accaduto. Lo possiamo fare fino al 31 dicembre, poi lasceremo il campo a chi vuole impegnarsi per Capua”.

Tra questi ci sarà anche l’ex sindaco, ma non in prima persona. “Non intendo essere il prossimo candidato sindaco, ma intendo sostenere quanti hanno capacità e storia personale per affrontare questo impegnativo compito. Capua ha bisogno di persone sane, preparate, innamorate e che abbiano un senso di squadra. Capua non ha bisogno di chi ci ha portato al fallimento e di chi ha tradito il mandato degli elettori”.

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