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"Interessi personali dietro le dimissioni dei consiglieri comunali"

Il sindaco è un fiume in piena: "Martedì in conferenza stampa dirò tutto. Ai parolai di professione rispondiamo coi fatti". E Ronza: "La peggiore opposizione mai vista"

“Ai parolai di professione noi rispondiamo coi fatti”. Enrico De Cristofaro da poco meno di una settimana non è più sindaco di Aversa dopo le dimissioni contestuali di 13 consiglieri comunali che hanno messo fine, anticipatamente, alla sua amministrazione comunale, ma non per questo ha intenzione di arrendersi. Anzi, dopo aver annunciato la sua candidatura a sindaco per il voto di maggio (“ho già due liste pronte” ha affermato nei giorni scorsi) si prepara ad una agguerrita conferenza stampa in cui, annuncia, “dirò tutte le pressioni e gli interessi personali che ci sono dietro lo scioglimento dell’amministrazione comunale”.

Ma intanto risponde al documento dei 9 consiglieri comunali di opposizione che hanno definito il suo “il peggior governo di Aversa”. “Questa amministrazione - afferma - sarà ricordata per le tante cose che sono state fatte. Ci accusano di immobilismo, quando la città si appresta a godere del lavoro che abbiamo portato avanti. Da quelli del Palazzetto dello Sport e del campo sportivo che partiranno a breve per le Universiadi, ai finanziamenti per via Nobel che confidiamo non vengano persi, passando per i 13 milioni che stanno per arrivare in città. La mia è stata l’amministrazione che ha fatto insediare il garante per la disabilità, ha istituito la commissione di garanzia per i disabili ed ha acquisito i beni confiscati alla camorra”. Qualche pecca, secondo De Cristofaro, c’è stata solo “nella Pubblica Istruzione, perché l’ultimo assessore che abbiamo avuto (Ornella Giannino, che si è dimessa pochi giorni prima dello scioglimento, nda) ha avuto qualche deficienza e troppe volte siamo dovuti intervenire per risolvere problemi noi in prima persona”.

De Cristofaro è un fiume in piena: “Noi siamo quelli che abbiamo restituito Casa Cimarosa ad Aversa e che stavamo risanando le casse comunali recuperando oneri non pagati da anni: dal mercato ortofrutticolo alle palazzine di San Lorenzo”. Non manca anche un passaggio sulla Movida: “Abbiamo dimostrato che lavorando con la polizia municipale si possono frenare comportamenti errati, a partire dai gestori dei locali. Purtroppo ci sono consiglieri che hanno interessi in quella zona e per questo, forse, in passato nulla è stato fatto. Noi stavamo per chiudere tre locali che erano stati già multati”. L’ultimo passaggio è poi dedicato alle aree standard: “Anche su questo punto, tra i dimissionari, c’è chi aveva interessi particolari. Ma dirò tutto nella conferenza stampa di martedì”. 

Ed all’ex sindaco fa eco anche il suo braccio destro, Michele Ronza: “Io credo che una opposizione peggiore non ci sia mai stata da 50 anni a questa parte. Personalmente - aggiunge l’ex vice sindaco -li ho invitati decine di volte a discutere con noi sui Pics e sul piano triennale delle opere pubbliche, ma non si sono mai presentati. A questo punto mi viene da pensare che o avevano fiducia in noi o fossero incompetenti. Fatto sta che non hanno presentato mai un’idea sui temi caldi della città, quelli che andranno a cambiare completamente il volto di Aversa”.

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