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Il sindaco: "Ecco i 5 traditori", i dissidenti: "Metodi intimidatori"

Dopo la sfiducia il clima è ancora più velenoso. Durissimo comunicato di Buonanno, Acconcia, Galantuomo, Frattolillo e Laurenza

La tensione sembra essere già quello della campagna elettorale. Dopo neanche una settimana dalla sfiducia in consiglio comunale al sindaco Antonello Velardi e l'arrivo del commissario alla guida del Comune, il clima è ancora velenoso. A mettere altra carne a fuoco è stato lo stesso primo cittadino sfiduciato che, dopo aver deciso di non presentarsi in consiglio comunale, da qualche giorno ha iniziato ad attaccare duramente dalla sua pagina Facebook. L'ultimo post, quello di sabato, è stato sicuramente tra i più duri. Nei suoi commenti ha identificato i 5 consiglieri di maggioranza (Tommaso Acconcia, Luciano Buonanno, Enzo Galantuomo, Telia Frattolillo e Gennaro Laurenza), coloro che sono stati decisivi (numericamente) per mandarlo a casa come "traditori", piazzando le loro foto e invitando i cittadini "a ricordarli".

Ma questo atteggiamento dell'ex sindaco ha provocato la reazione durissima dei cinque consiglieri. Che hanno firmato un documento in cui denunciano che "l'utilizzazione di un metodo intimidatorio nel confronto politico è inaccettabile". "Eri d'accordo con Velardi? Appartenevi alla parte migliore della città; Velardi veniva contraddetto? Eri un camorrista, un poco di buono, un amico dei camorristi" scrivono ancora i 5, che denunciano anche "una incapacità amministrativa, quella dell'esecutivo Velardi, mai vista prima in questa città, che ha provocato danni incalcolabili sul piano economico-finanziario e sulla corretta erogazione dei servizi ai cittadini".

Ed aggiungono: "Il sindaco non si è presentato in consiglio comunale per difendere il suo operato, per convincere il massimo organo democratico della città che la sua è stata una buona amministrazione. La mozione è stata votata all'unanimità dei presenti. Nessuna imboscata, nessun complotto ordito. Chi continua a drammatizzare i fuochi artificiali, che qualche imbecille ha voluto sparare in piazza l'altra sera, o è in malafede o non ha letto la mozione che ha sancito la fine dell'amministrazione Velardi".

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