Comune sciolto per camorra: "Pregnante ingerenza del sindaco negli appalti"
La relazione del ministro Piantedosi su Sparanise: "Amministrazione connotata da gravi profili di illegalità"
A Sparanise ci sarebbero "forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l'imparzialità dell'amministrazione nonché il buon andamento ed il funzionamento dei servizi con grave pregiudizio dell’ordine e della sicurezza pubblica". Lo ha messo nero su bianco il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi nella sua relazione al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, redatta per motivare il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale ed il commissariamento per 18 mesi dell'Ente.
Il ministro, nel riportare le risultanze della commissione d'accesso che ha analizzato gli atti ed i documenti del Comune, ha ribadito un "ampio riferimento a dati, situazioni ed episodi riferiti ad amministratori locali e dipendenti" con una serie di cointeressanze ed indizi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata, con particolare riferimento "alle procedure di appalto in materia di servizi socio-assistenziali a società cooperative ritenute espressione degli interessi dei locali clan camorristici".
Al centro della relazione c'è l'ex sindaco Salvatore Martiello che avrebbe "esercitato una pregnante ingerenza sull'attività dell'ambito sociale C9", di cui Sparanise era ente capofila. Il sindaco, secondo quanto rilevato dall'organo ispettivo, avrebbe "annullato le funzioni di coordinamento del predetto ambito accentrando su di sé il potere decisorio, sia dell’attività di programmazione che di quella gestionale", con la compiacenza dei diversi responsabili che si sono succeduti nell'incarico individuati all'interno dell'ufficio tecnico e non tra i funzionari esperti nel sociale.
Nella relazione, il ministro Piantedosi evidenzia il regime di "monopolio" da parte di una società nell'ambito dei servizi socio assistenziali. Società poi colpita da interdittiva antimafia e che avrebbe ricevuto diversi appalti a Sparanise. Le criticità evidenziate - e riferite anche ad altri amministratori locali, dal vicesindaco ad un altro assessore - "sono certamente sintomo di una amministrazione non improntata a perseguire il pubblico interesse e connotata da gravi profili di illegalità", scrive il ministro Piantedosi.