Regola per escludere Bassolino da Primarie: "Sarebbe sbagliato"

"Leggo che si potrebbero fare delle nuove e singolari regole per vietare di candidarsi a chi è già stato sindaco. Francamente vedremo, sono voci. A me sembrerebbe sbagliato". Così Antonio Bassolino in corsa per le primarie del centrosinistra. "Non si cambiano mai le regole in corso di gioco ma ben prima e a Napoli è stata già fissata la data del 7 di febbraio. E poi - dice a La Telefonata di Belpietro - io in generale penso che sono giuste le regole che tengono a includere''.

Una regola, quella annunicata dalla vice segretaria nazionale Debora Serracchiani che non è piaciuta nemmeno alla frangia dei cosiddetti antibassoliniani. Così Umberto Ranieri: "Non ho condiviso la scelta di Antonio Bassolino di candidarsi alle primarie per il sindaco di Napoli del centro-sinistra. Ho sostenuto una strada diversa: una personalità espressione delle forze vitali e delle energie che animano la società napoletana, in ogni caso lavorerò perché una nuova generazione entri in campo. Considero tuttavia inaccettabili discriminazioni verso Bassolino e l'adozione di misure che ne impediscano la partecipazione alle primarie. Le regole non si cambiano in corsa".

Di regola contra persona parla l'ex parlamentare Graziella Pagano: "Io, Berardino Impegno e Umberto Ranieri abbiamo sempre contrastato Antonio Bassolino. Parliamo di battaglie vere, aspre, durissime. Ma sempre condotte con stima, considerazione, rispetto. Eravamo in partiti forti localmente. Che avevano dunque la forza della autonomia e della indipendenza politica. Oggi paghiamo anche la debolezza dei nostri organismi dirigenti locali. Non è dunque solo colpa di "Roma". Io penso che il "lodo Serracchiani" sia anche giusto. Ma non andava proposto ora. Lo si sarebbe dovuto fare 3 mesi fa. Adesso è ovvio anche ai bambini, non ai più Renziani di Renzi, che tale proposta suona come norma "contra personam" e si trasforma, dunque, in un boomerang e in un assist allo stesso Bassolino. Io penso che Bassolino vada sconfitto politicamente nelle primarie. Gli si deve opporre una, o più, candidatura alternativa. Da diversi punti di vista. Qualsiasi altra soluzione sarebbe, inevitabilmente, un disastro politico ed elettorale facilmente immaginabile. Non sono diventata "Bassoliniana" a 70 anni. Sono, da sempre, contro la follia e il tafazzismo. Confido nella intelligenza di Renzi. Dia fiducia al Pd di Napoli e ai militanti ed elettori del centrosinistra. Diversamente commissari la Federazione e candidi un dirigente della segreteria a Sindaco. In altri tempi si sarebbe fatto così".