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Regionali 2020. Maresca frena: ecco il nodo che può far saltare la candidatura

Il magistrato annuncia che non sarà candidato contro De Luca. Rispunta il nome di Caldoro, ma bisogna convincere la Lega

Una frenata, brusca, che rimette tutto in gioco nel centrodestra. Il magistrato Catello Maresca ha infatti annunciato che non sarà candidato alle Regionali 2020 e, quindi, Vincenzo De Luca si ritrova di nuovo senza sfidanti. Un cambio di passo, quello del magistrato anti-camorra, che poggia le sue basi sulle dichiarazioni che lo stesso ha affidato a ‘Il Mattino’ nei giorni scorsi, quando ha affermato che lui non sarebbe mai stato il candidato di un partito.

Il messaggio era chiaro: sarebbe stato candidato solo con un progetto civico. Ma nel centrodestra l’idea di rinunciare ai simboli non piace, sopratutto a chi come Lega e Fratelli d’Italia è ben cosciente che quel simbolo potrebbe portare un surplus di voti. Ancor di più perché nel progetto civico di Maresca sarebbero potuti entrare anche movimenti di sinistra, come DeMa (il gruppo del sindaco di Napoli Luigi De Magistris) e Sinistra italiana. In più in Forza Italia ci sarebbe stato un problema ancora maggiore, legato alla posizione di Armando Cesaro, figlio del parlamentare Luigi, finito, quest’ultimo, in una inchiesta con tanto di richiesta d’arresto pendente. Maresca, naturalmente, aveva chiesto che non fosse candidato e questo ha creato ulteriori tensioni. Che alla fine non hanno portato ad una intesa, spingendo Maresca a compiere una mezza ritirata dopo le dichiarazioni di apertura delle scorse settimane. 

Ed ora? Nel centrodestra è tornato a circolare il nome di Stefano Caldoro, un candidato che, però, non convince pienamente la Lega di Matteo Salvini, che già a gennaio aveva palesato perplessità sulla sua candidatura.

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