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La sconfitta della Picierno è già un record. Oliviero ed il Pd mai così lontani

L’analisi delle Primarie. Il sindaco di Caserta perde in casa; a Maddaloni ‘influenze esterne’

Pina Picierno ha firmato un nuovo record: per la prima volta ha sbagliato un candidato alle Primarie del Pd. In precedenza, la vice presidente dell’Europarlamento europeo si era sempre schierata al fianco del candidato che poi sarebbe risultato vincente.

Stavolta, invece, non è stato così, avendo scelto di schierarsi al fianco di Stefano Bonaccini contro Elly Schlein. Un brutto schiaffo, considerando che c’era in gioco anche un ruolo di primo piano, come la vice segreteria nazionale. Per la politica di Teano, gli occhi restano puntati sul rinnovo della candidatura all’Europarlamento del 2024.

Dove si vorrebbe candidare anche il sindaco di Caserta Carlo Marino, che però ha subito una brutta sconfitta in casa (nel Capoluogo la Schlein ha vinto col 59%). A Maddaloni, invece, Maurizio Reitano ha denunciato “influenze esterne” nei seggi che avrebbero portato alla vittoria di Elly Schlein.

Una riflessione dovrà farla anche Gennaro Oliviero. Il presidente del consiglio regionale è stato il protagonista di tutta la fase pre-elettorale, “messo nel mirino” dai ‘nemici interni’ dell’area Bonaccini (Picierno e Stefano Graziano), ma, poi, nei numeri, ha dimostrato sempre la sua forza: a Sessa Aurunca Bonaccini ha raccolto il 96%; a Cellole e Cesa il 92%. Ma la realtà è che Oliviero ed il Pd non sono mai sembrati così lontani. Mai come oggi.

Forse un peso lo avrà anche il futuro congresso provinciale. Nei prossimi giorni il tribunale di Santa Maria Capua Vetere deciderà sul ricorso presentato da poco più di 200 iscritti che sono stati cancellati e che hanno ottenuto il congelamento completo del tesseramento. 

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