rotate-mobile
Politica

Le 'tessere dopate' del Pd casertano: ecco i nodi sull'asse Oliviero-Picierno-Graziano

L’anagrafe degli iscritti al vaglio della commissione nazionale che dovrà decidere sul caso

Da Sessa Aurunca a Mondragone, allungandosi fino a Portico di Caserta.

E’ in questi tre comuni che il Partito democratico rischia di azzopparsi. Perché è qui che, stando a quanto trapela, sarebbero emerse le maggiori problematiche che hanno portato ad una verifica certosina della commissione nazionale per il congresso che ha dato il via al caso delle “tessere dopate”.

A Sessa Aurunca c’è il caso degli oltre mille iscritti (su quasi 7mila totali in tutta la provincia); a Mondragone sotto la lente sono finiti praticamente tutti i nuovi iscritti; a Portico di Caserta (comune guidato dal fratello di Gennaro Oliviero) ci sono decine di persone da verificare.

Un problema, come si ricorda da giorni, tutto interno nell’area che fa capo a Stefano Bonaccini. Un nodo che lega a doppio filo Gennaro Oliviero, Pina Picierno e Stefano Graziano, protagonisti di una sfida nella sfida per le Primarie di fine febbraio e per il congresso provinciale che, in teoria, dovrebbe svolgersi a marzo, ma che ad oggi è tutt’altro che una certezza.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le 'tessere dopate' del Pd casertano: ecco i nodi sull'asse Oliviero-Picierno-Graziano

CasertaNews è in caricamento