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Pd, scoppia anche il 'caso segreteria'. "Poche donne, bisogna cambiare"

La commissione di garanzia ha accolto l'istanza promossa dall'ex segretario del circolo di Caserta

Due donne su quindici posti: un po' poche per un partito che si dichiara "democratico". Per questo motivo l'ex segretaria cittadina del Pd Caserta Cira Napoletano ha sollevato il caso in commissione di garanzia che ha dato ragione alla sua battaglia, invitando il segretario provinciale Emiddio Cimmino a modificare la squadra.

"Ho iniziato una battaglia nel mio partito e sono contenta di averla portata a termine - ha commentato Cira Napoletano - La commissione di garanzia del partito provinciale, da me adita, mi ha dato ragione e con me ha dato ragione al nostro statuto e a quelle donne, tante, che vivono l'impegno politico come bene comune. Ora mi auguro che il segretario provinciale, muto e sordo su questo e su tanti altri aspetti, prenda atto e renda valida la sua segreteria. Diversamente non mi fermerò. Io, non mi arrendo".

I tempi, del resto, sembrano maturi per poter effettuare le modifiche richieste, anche in considerazione degli addii che hanno segnato le ultime settimane di membri della segreteria provinciale (tra cui l'ex sindaco di Marcianise Filippo Fecondo e l'ex segretario proviciale dei Giovani Democratici Pasquale Fiorenzano) che sono passati con Italia Viva di Matteo Renzi. Posti che, però, sembrano comunque pochi per riportare in maggiore equilibrio le donne (oggi rappresentate solo da Giusy Di Biasio ed Eugenia Oliva) rispetto agli uomini (Marco Villano, Pino Moretta, Marcello De Rosa, Franco De Michele, Costantino Leuci, Vito Marotta, Gianfranco Piccirillo, Silvio Sasso, Giovanni Ventrone e Benedetto Zoccola).

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