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Bufera Pd, documento di 22 sindaci casertani ai vertici nazionali

"Un atteggiamento sbagliato e contrario ad ogni logica che sta incidendo pesantemente sulla immagine del partito"

Ventidue sindaci e 3 consiglieri provinciali del Pd Caserta hanno inviato una missiva ai quadri nazionali dove lamentano un atteggiamento irriguardoso verso gli iscritti e le istituzioni casertane del senatore Francesco Boccia, al centro di una clamorosa polemica col presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero sul tesseramento.

A firmare il documento sono stati Stefano Cioffi, sindaco di Macerata Campania, consigliere provinciale e Coordinatore Comitato pro Bonaccini; Pasquale Orsi, sindaco di Letino e Coordinatore Comitato pro Bonaccini; Salvatore Lettera, consigliere provinciale e consigliere Comunale Sant’Arpino; Ciro Marcigliano, consigliere provinciale e consigliere comunale di Sessa Aurunca; Vittorio Civitillo, sindaco di Piedimonte Matese; Lorenzo Di Iorio, sindaco di Sessa Aurunca; Stefano Cambio, sindaco di Fontegreca; Antonio Conca, sindaco di Marzano Appio; Michele Caporaso, sindaco di Sant’Angelo d’Alife; Alfonso Izzo, sindaco di Pontelatone; Antonio D’Avino, sindaco di Castel di Sasso; Valerio Di Fraia, sindaco di Villa Literno; Pasquale Di Fruscio, sindaco di Pietramelara; Maria Luisa Di Tommaso, sindaco di Alife; Rocco Landi, sindaco di Valle Agricola; Rocco Marcaccio, sindaco di Capriati al Volturno; Ermanno Masiello, sindaco di Raviscanina; Giuseppe Oliviero, sindaco di Portico di Caserta; Enrico Petrella, sindaco di Grazzanise; Enzo Russo, sindaco di Pastorano; Raffaele Russo, sindaco di Vitulazio; David Lucio Simone, sindaco di Conca della Campania; Antonio Vacca, sindaco di San Pietro Infine; Antonio Zona, sindaco di Giano Vetusto.

“Sindaci ed amministratori di Terra di Lavoro, analizzate le gravi esternazioni dell’On. Francesco Boccia, stigmatizzano l’atteggiamento del plurinominato parlamentare, solidarizzando con il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero” si legge nella lettera. “La necessità di recuperare qualche consenso congressuale sta portando l’ex commissario regionale del PD ad offendere una intera comunità democratica non facendosi più scrupolo di aggredire e minacciare persone ed istituzioni. Un atteggiamento sbagliato e contrario ad ogni logica politica che sta incidendo pesantemente sulla immagine del partito. Non si può, in nome del nuovo da venire, utilizzare il più vecchio armamentario della guerriglia verbale. Informato male, agisce peggio e questo non è più tollerabile. Il Presidente Oliviero è l’unico rappresentante politico istituzionale di Terra di Lavoro presente quotidianamente tra la gente e nelle comunità, con lui, domenica 26 febbraio, saremo presenti ai gazebo per dare forza e sostegno alla mozione di Stefano Bonaccini che, di queste vecchie liturgie, ha fatto un chiaro programma di cambiamento, per i territori e per la gente che, finalmente, torneranno protagonisti” conclude.

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