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Il sindaco sceglie il nuovo dirigente e la maggioranza si spacca ufficialmente

Quattro consiglieri chiedono la revoca: “Ha 73 anni, vive a 2 ore dal nostro Comune ed è stato il redattore del Puc con l’ex sindaco”

Il sindaco sceglie il nuovo dirigente e la maggioranza si spacca ufficialmente.

La crisi, smentita sui social dal sindaco di Teverola Tommaso Barbato, esplode in tutta la sua pienezza (altro che….). Ed accade a poche ore dall’atto che, a dire di tutti, avrebbe sancito il passaggio del Rubicone per il primo cittadino.

Tutto come previsto e prevedibile, verrebbe da dire. Il 14 settembre Barbato ha firmato il decreto col quale ha affidato l’incarico di responsabile dell’area tecnica. Il prescelto è stato l’architetto Nicola Botti, vecchia conoscenza di Teverola in quanto nel 2012 è stato indicato per la redazione del Puc dell’allora amministrazione di Biagio Lusini (che fa sorgere dubbi su un legame che parte della maggioranza aveva chiesto di smentire al sindaco...).

E qui, come direbbe Totò, casca l’asino. Passano poche ore e la spaccatura che il sindaco Barbato aveva smentito diventa ufficiale (ma lo era anche prima, come è facilmente immaginabile). Amelia Martino (presidente del Consiglio Comunale) insieme all’assessore Giuseppina Caputo ed ai consiglieri Pasquale Buonpane ed Alfonso Fattore sottoscrivono una lettera con la quale chiedono al sindaco la revoca del decreto di nomina.

“Al Comune di Teverola è stato nominato, con Decreto Sindacale, un tecnico che, fermo restando le sue qualità professionali - firmerà un contratto, alla avanzata età di 73 anni, con residenza a circa due ore di distanza dal posto di lavoro e, paradosso del paradosso, a costo zero. Senza considerare il suo curriculum vitae che rivela pregressi e storici rapporti proprio con le parti politiche (Lusini, appunto, nda) interessate dalla richiesta di smentita fatta al sindaco” si legge nel testo.

“L’architetto Nicolino Botti risulta redattore del Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Teverola nell’anno 2012, durante l’Amministrazione Lusini; in quel periodo gli attuali Sindaco e Assessore ai Lavori pubblici, all’epoca consiglieri comunali di opposizione, anche a mezzo stampa, criticavano il lavoro svolto da Botti “Oramai il nostro sindaco (Lusini) e chi lo segue, si sono messi in testa che Teverola debba diventare una città invivibile con l’ulteriore costruzione di migliaia di vani e continuare a far costruire a iosa numerosi capannoni per una nuova Zona PIP. Hanno deciso che l’estensione di verde ancora esistente sul lato sinistro, andando verso SMCV dovrà scomparire per far posto a centinaia di capannoni e che i cittadini di Teverola non dovranno più respirare] Questo nuovo piano urbanistico è un disastro per tutta la cittadinanza ed in netto contrasto con il nuovo Piano Territorio Provinciale e Regionale”.

Su queste basi, i 4 esponenti della maggioranza chiedono di “annullare o revocare il Decreto Sindacale numero 22 del 14.09.2022, sia per i vizi di legittimità dell’atto (denunciano che non sia stato publicato sull’albo pretorio, nda) sia per la palese inopportunità di tale provvedimento rispetto alla tutela del pubblico interesse e alla linea politica scelta in fase di costituzione del gruppo Futura per Teverola” evidenziando “apertamente di prendere le distanze, in maniera chiara, precisa e inequivocabile, dalla linea politica tracciata dal primo cittadino”.

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