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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

La nuova giunta di Marino con possibili innesti 'esterni'. Le trattative rallentate dal riconteggio

Il Pd rischia di essere messo all'angolo dal listone 'Moderati-Insieme'. I Dem ed Italia Viva attendono l'ufficializzazione degli eletti prima di indicare nomi. Chance di conferma per Pontillo. La posizione di Giovine e dei 5 Stelle

L’enfasi della vittoria elettorale al ballottaggio, nel centrosinistra casertano, non si è ancora placata. Anche lo striscione (alquanto volgare) contro Gianpiero Zinzi e la Lega, apparso nelle serata di martedì per le strade del Capoluogo, è un chiaro segnale che la vittoria di Carlo Marino per questo secondo mandato non era considerata per nulla scontata, anzi. Più di qualche esponente del centrosinistra, a mente fredda, ha raccontato i timori per un voto che sembrava essere almeno alla vigilia molto più tirato. Poi alla fine il risultato del ballottaggio è stato abbastanza largo, con 2mila voti di scarto tra i due candidati.

La giunta: il “listone” rischia di mettere nell’angolo il Pd

Ora Carlo Marino deve iniziare a lavorare sulla squadra di governo da presentare in consiglio comunale. E qui dovrà trovare una quadratura non facile per cercare di non scontentare nessuno. La voce “grossa” dovrebbe farla il ‘listone’ Moderati-Insieme che ha portato a casa 7 consiglieri. A chiedere un posto in giunta potrebbero essere Emiliano Casale e Massimiliano Marzo, anche se pure Dora Esposito vorrebbe tornare a far parte della squadra di governo (della quale è un’uscente). La richiesta potrebbe essere di tre assessorati, oppure di 2 con la presidenza del consiglio comunale (alla quale aspirerebbe Lorenzo Gentile). Ma in ballo c’è anche la carica di vice sindaco. Da valutare la posizione del Partito democratico che, nonostante la vittoria del suo sindaco, ha portato a casa un risultato tutt’altro che positivo. I consiglieri eletti sono 4, appena uno in più di Italia Viva e Noi Campani: difficile il gruppo di Enrico Tresca riuscirà a fare la voce grossa così come accadde cinque anni fa. E’ ipotizzabile un ritorno di Franco De Michele in giunta, resta da capire chi sarà scelta, come quota rosa, come secondo slot. Anche perché restano ancora in bilico per il Consiglio Enzo Battarra ed Andrea Boccagna, divisi da un voto col rebus della sezione 41, dove il capogruppo uscente è convinto di avere i voti per superare il diretto concorrente. E questo potrebbe avere un peso anche nella scelta degli assessori.

Italia Viva col rebus eletti. Bosco per Noi Campani

Discorso simile in casa renziana. Emilianna Credentino è convinta di avere i voti necessari per sorpassare Pasquale Antonucci nella sezione 75 e diventare la terza eletta del partito. Se davvero fosse così è difficile pensare che possa lasciare l’aula per entrare in giunta ed a quel punto aumenterebbero le chance proprio dell’escluso (che è vice sindaco uscente). In Noi Campani, invece, tutto sembra portare all’indicazione di Luigi Bosco nella squadra di Marino. I due, del resto, sono molto legati anche perché all’avvocato di Casapulla è stato assegnato il ruolo di coordinatore della campagna elettorale del sindaco uscente. Un posto sarà affidato anche alla lista ‘Origini’ che ha 2 consiglieri comunali (Guida e Tenga) e che potrebbe indicare di nuovo in giunta Alessandro Pontillo (primo dei non eletti). Difficile, invece, immaginare un posto in squadra per i Socialisti Uniti che hanno conquistato un solo eletto (Gianluca Iannucci).

Del Gaudio, i 5 Stelle e gli “alleati progressisti”

In questi giorni si continua a fare un gran parlare dei possibili “riconoscimenti” che Marino potrebbe garantire agli “alleati progressisti” (Vignola, Giovine e, in particolare, il centro sociale ex Canapificio) che lo hanno sostenuto al ballottaggio contro Zinzi. O anche all’ex sindaco Pio Del Gaudio, che ha avuto anche un incontro col presidente della Regione Vincenzo De Luca. In realtà, da quello che emerge per il momento, sembra che nessuna carica dovrebbe essere riconosciuta a loro, almeno inizialmente; anche se, in politica, soprattutto nella composizione della squadra di governo, tutto è un lento divenire che all’improvviso può avere un’accelerata. Forse con Giovine si tenterà un lavoro in collaborazione sulla gestione dei beni comuni (tanto cara al centro sociale) ma molto dipenderà da che tipo di opposizione vorrà fare il candidato sindaco in consiglio comunale, considerando che, dopo questa tornata elettorale, c'è già chi lo vede futuro leader del centrosinistra in ottica 2026. L’unica chance, da quello che si mormora, potrebbero averla da subito gli esponenti del Movimento 5 Stelle. A loro, infatti, Marino ha garantito la creazione di un assessorato alla Transizione ecologica che potrebbe essere affidato proprio ad un uomo del gruppo che fa capo all’ex premier Giuseppe Conte. Se così effettivamente sarà, è facile prevedere che il nome sarà indicato dal senatore Agostino Santillo che tanto si è “sbattuto” per concretizzare l’appoggio pentastellato al ballottaggio con Marino nonostante le forti tensioni interne con gli altri parlamentari Antonio Del Monaco, Marianna Iorio, Margherita Del Sesto e Nicola Grimaldi che erano contrari (almeno fino a poche ore prima della chiusura della campagna elettorale per gol ballottaggio).

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