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Provinciali, 5 Stelle e Articolo Uno con il Pd contro Magliocca

La nota congiunta del fronte democratico e progressista: "Ferma le nomine Gisec"

La rottura interna al centrosinistra ora è completa. Sul caso delle nomine Gisec sollevato dal segretario provinciale del Pd Emiddio Cimmino e dal candidato presidente alle Provinciali Antonio Mirra, intervengono anche Articolo Uno e il Movimento 5 Stelle che si schierano dalla parte dei Democrat.

"Ferma le nomine Gisec" 

In una nota congiunta con la segreteria provinciale del Partito democratico, i pentastellati e Articolo Uno hanno espresso "incredulità e grande preoccupazione per la decisone del presidente Giorgio Magliocca di convocare, a due giorni dal voto, l’assemblea della Gisec e di procedere così alla sostituzione del presidente dell’ente di cui la Provincia è socio unico".

Per il fronte democratico e progressista quella di Magliocca (candidato alla presidenza della Provincia con il gruppo dei Moderati guidato dal consigliere regionale Giovanni Zannini, sostenuto anche da Noi Campani e Italia Viva) "è una condotta grave e deplorevole dal punto di vista politico e, ancora di più, dal punto di vista etico e morale visto che è imminente la chiamata alle urne per la scelta del nuovo consiglio provinciale".

Per questo motivo Pd, Articolo Uno e Movimento 5 Stella hanno chiesto pubblicamente al presidente Magliocca "di fermarsi e di non alimentare, da un lato, una condotta istituzionale nociva del pubblico interesse e, dall’altro, la convinzione, già diffusa, che questa giravolta di nomine e assemblee abbia come unico scopo quello di favorire la sua campagna elettorale. La terzietà delle istituzioni e la non derogabilità di queste ultime agli interessi personali, sono principi sacrosanti che difenderemo in ogni sede, compresa quella giudiziaria, se con ostinazione e spregio delle prassi istituzionali e dell’etica pubblica dovesse proseguire".

Deputato 5 Stelle all'attacco

Un duro attacco a Magliocca arriva anche dal deputato del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Buompane, già vice presidente della Commissione Bilancio a Montecitorio.  Per il pentastellato "all’approssimarsi di appuntamenti elettorali, nel nostro caso le elezioni provinciali del 18 dicembre prossimo, la peggio politica casertana inizia nell’opera di spartizione per tentare di spostare consensi e fidelizzare qualche “malpancista”. A incorniciare questo stile, che ha creato solo danni alla provincia di Caserta, delle “giustificazioni” che altro non fanno pensare, se non ad accordi pregressi per ricoprire uno degli incarichi territoriali più importanti. La vicenda Gisec, la società controllata dallo stesso Ente Provinciale che si occupa dei rifiuti, di queste ultime ore è veramente avvilente è mortificante. A seguito delle dimissioni volontarie del presidente di Gisec Spa, con la decadenza dell’intero CdA, il presidente della Provincia uscente, convoca l’assemblea, il 15 dicembre prossimo, a tre giorni dalle elezioni in cui si ricandida alla guida della Provincia”.

“Sarebbe più opportuno rimettere una scelta tanto strategica e di straordinaria importanza a chi risulterà vincitore delle prossime elezioni provinciali e che sarà immediatamente nel pieno delle sue funzioni con un mandato, da parte degli amministratori dei comuni della provincia, per quattro anni e non per tre giorni ancora. Ci si nasconde dietro alla parola “urgenza” ma veramente tre giorni possono determinare situazioni così nefaste? La domanda sorge spontanea, parafrasando Antonio Lubrano”, si chiede il deputato casertano che aggiunge: “Caserta non può continuare ad agire in urgenza: Caserta ha bisogno di programmazione, di azioni che guardino al futuro e non scelte prese nel giro di poche ore solo per rincorrere i consensi. D’altronde il presidente uscente della Provincia di Caserta non è nuovo a queste dinamiche. Era la fine di agosto di quest’anno quando, in piena campagna elettorale per le elezioni amministrative che si sarebbero svolte nel mese di ottobre, il presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, nominava i nuovi amministratori della Gisec. Denunciai subito pubblicamente quel gesto inappropriato e scellerato di fare delle nomine così importanti a ferragosto, ad elezioni imminenti. Oggi, mio malgrado, occorre nuovamente denunciare questo spregiudicato uso della “cosa pubblica” per costruire e consolidare potere fine a sé stesso”.

“Incarichi e nomine che in periodi elettorali hanno il sapore di un'inaccettabile moneta politica (e non solo) di scambio. È tempo di porre fine a queste strategie politiche che si basano solo all'accaparramento di poltrone: la priorità, in questo delicatissimo periodo storico, deve obbligatoriamente essere concentrata sui cittadini e sullo sviluppo sociale ed economico della provincia di Caserta”, conclude Buompane.

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