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Politica Sessa Aurunca

Otto consiglieri firmano la mozione di sfiducia: sindaco ad un passo dall'addio

Ora la parola passa al consiglio comunale. In 8 pronti a mandare a casa Silvio Sasso

Ora è ufficiale: arriva la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Silvio Sasso. Il primo cittadino di Sessa Aurunca ora rischia seriamente di andare a casa con un voto di sfiducia palese in consiglio comunale. Neanche la fine delle elezioni regionali ha stemperato le tensioni nella maggioranza, che con il documento di sfiducia raggiungono invece il culmine. La crisi aperta in pieno lockdown ora dunque sembra aver raggiunto un punto di 'non ritorno'. 

Dopo le regionali si riapre la crisi in maggioranza, il sindaco "invitato alle dimissioni"

A sottoscrivere la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Sasso sono stati i consiglieri comunali di maggioranza Luciano Di Meo, Ciro Marcigliano e Martina Di Meo (del Partito democratico, vicini al consigliere regionale Gennaro Oliviero), Luca Sciarretta, Lorenzo Fusco, Basilio Vernile. La firma alla mozione di sfiducia è arivata anche dai due consiglieri di opposizione Emilio Pecunioso e Luigi Tommasino.

"L'operato del sindaco Silvio Sasso, in questi anni si è caratterizzato per gravi inadempienze ai più elementari dettami di correttezza e buona gestione politico-amministrativa (mancata risposta ad interrogazioni consiliari, etc.), oltre che per gravi inadempienze programmatiche - si legge nella mozione di sfiducia sottoscritta dagli otto consiglieri comunali - Lo stato di abbandono in cui versano le frazioni è un dato di fatto incontrovertibile. Balza immediatamente agli occhi come l'attività politico amministrativa è pesantemente ingessata, che gli uffici comunali non riescono oramai a dare risposte ai bisogni elementari dei nostri concittadini, anche in ordine a richieste di ordinaria amministrazione".

"Gli atti fondamentali della vita amministrativa dell’ente (bilanci di previsione) non sono mai stati prodotti, nel corso della legislatura, nei tempi prescritti dalla legge, ma sempre successivamente alle ripetute diffide prefettizie - continuano i consiglieri nella mozione - La mancanza di programmazione in campo economico ha portato il comune di Sessa Aurunca ad essere fuori da tutte le più importanti linee di progettazione legate ai fondi europei. La frammentazione del quadro politico rispecchiata dal frequente passaggio dei consiglieri comunali da un gruppo politico all’altro, o la loro dichiarazione di indipendenza testimonia la dissoluzione del vincolo fiduciario che ha legato i consiglieri al sindaco al momento dell’elezione. Il consiglio comunale non può ulteriormente assistere passivo, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza, ad un così grave degrado senza farsi complice di una inaccettabile inerzia delle istituzioni, a tutto danno della comunità e dei cittadini che in noi hanno riposto le proprie naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale e sociale". Ora la parola passa al consiglio comunale, che dovrà essere convocato in seduta straordinaria, per votare la mozione di sfiducia.

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