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Mirabelli (Pd) replica all'Huffington Post: "Descrivere il casertano come terra senza speranza favorisce chi non vuole cambiare niente"

Caserta - Ecco la replica del commissario del Partito Democratico della Provincia di Caserta Senatore Franco Mirabelli, all'articolo pubblicato oggi su Huffington Post riguradante la visita di Lotti e Nardella nel casertano: "Sono da oltre sei...

Ecco la replica del commissario del Partito Democratico della Provincia di Caserta Senatore Franco Mirabelli, all'articolo pubblicato oggi su Huffington Post riguradante la visita di Lotti e Nardella nel casertano:

"Sono da oltre sei mesi commissario del PD a Caserta e provincia e, nonostante la stima che ho nei confronti di Alessandro De Angelis, questa mattina leggendo il suo articolo sulla campagna referendaria nel casertano, ho provato un sentimento di rabbia e sconforto. Lo dico senza retorica ma vedere ancora riproposto un canovaccio che da sei mesi riemerge periodicamente, e che evidentemente qualcuno sponsorizza, che descrive il PD casertano come un partito prigioniero di clientele e corruttela non è giusto! Non è giusto nei confronti delle centinaia di iscritti, tante e tanti giovani, che da tempo si impegnano per dare vita a centinaia di iniziative per il SI solo per convinzione. Non è giusto nei confronti delle persone che vengono continuamente tirate in ballo e accusate di contiguità alla camorra senza che vi siano riscontri giudiziari, inchieste aperte, o, addirittura come per Stefano Graziano, in presenza di archiviazioni richieste dalla stessa procura.

Non è giusto consegnare il casertano al malaffare e presentarlo come una terra senza speranza, in cui la politica si può fare solo in modo clientelare, in cui la politica si fa solo per interessi personali, in cui non c'è alternativa alle pratiche di Cosentino.

Non è giusto perché non è vero! Ci siamo candidati a Caserta, Marcianise, Capua promettendo che di fronte al crollo del centrodestra che ha sempre dominato in Terra di Lavoro, ci saremmo impegnati a governare quei comuni, così come stanno facendo sindaci eroici e di frontiera a Castelvolturno, Villa Liiterno e Casale, guardando all'interesse dei cittadini, provando a ridare futuro e orgoglio a quelle realtà umiliate da anni di cattiva politica, rifiutando i metodi clientelari che hanno segnato quella stagione.

Carlo Marino a Caserta, Antonello Velardi a Marcianise e tanti altri si stanno impegnando in questo lavoro difficile, lo sta facendo il PD, anche rompendo con vecchi vizi consociativi. Assicuro che non è facile, che molto resta da fare, ma i primi risultati ci sono..

Per questo rabbia e sconforto, perché so che molti stanno lavorando con convinzione per il referendum e per cambiare le cose nel casertano e anche nel PD, e leggere ancora una descrizione secondo cui quella è una terra disperata in cui tutto è irrimediabilmente marcio e non può essere in altro modo e per me inaccettabile. Il presidente del consiglio e tutto il gruppo dirigente sono venuti a sostenere il si qui come è stato fatto ovunque in queste settimane, ma solo su queste iniziative si è gridato allo scandalo. Dare l'idea che qui la politica sia per forza malaffare e che quindi bisogna tenersene lontano e il modo migliore per favorire chi non vuole cambiare niente. Dare l'idea che questa è una terra senza speranza è un modo per ridare spazio a chi sulla disperazione ha sempre costruito le proprie fortune. Comunque continueremo a cercare di costruire un partito sano capace di essere credibile è capace di fare buona politica e continueremo a fare iniziative per spiegare le ragioni del SI, non per altro. Spero che questa mia faccia riflettere sul fatto che le dietrologie, peraltro riproposte ormai con frequenza settimanale, fanno male a chi tenta di affrancare la politica dal malaffare a Caserta e alla possibilità per quella provincia di essere conosciuta per i suoi tanti talenti e le sue tante bellezze".

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