rotate-mobile
Politica

“Vi racconto la Lega a Caserta. Puntiamo alla doppia cifra alle Europee. Altri 60 coordinatori in 60 giorni”

Intervista “faccia a faccia” con Salvatore Mastroianni, coordinatore provinciale: “Siamo tornati a fare politica come 20 anni fa. Noi non convinciamo nessuno a tesserarsi, Salvini è una garanzia per tutti. Riciclati? Noi lavoriamo contro…”

E’ il “fenomeno politico” del momento ed ha quasi surclassato anche il Movimento 5 Stelle, che fino a pochi mesi fa era considerato il “nuovo che avanzava”. Oggi, invece, il ‘governo del cambiamento’ ha dato forza (e voti) alla Lega di Matteo Salvini che oggi viaggia nei sondaggi ad oltre il 30%. Ed allora abbiamo provato a capirne qualcosa in più dei motivi che oggi spingono tante persone ad avvicinarsi leghisti.

Mastroianni, perché oggi la Lega tira così tanto? “Il merito è quasi tutto di Matteo Salvini. Che, arrivato al governo, sta provando a fare tutto ciò di cui aveva parlato in campagna elettorale. Sicurezza, immigrazione, tasse e pensioni: nella bozza della legge di bilanci c’è tutto. Un politico che mantiene le promesse piace, come è giusto che sia”.

Fa strano però pensare che un cittadino del Sud possa aderire ad un partito che ha fatto della differenza territoriale la sua stessa “ragione d’essere”. “C’è un errore di fondo: questa non è più la Lega di Bossi, che aveva questa marcata predisposizione nordica. Con Salvini è cambiato molto, ma è rimasta quella capacità di affrontare i problemi di petto, senza tanti giri di parole”.

Senza tanti giri di parole, oggi l’aggettivo più utilizzato per Salvini è ‘razzista’. Voi vi sentite un po’ razzisti: “Mai, anche perché non lo siamo mai stati. Ed anche sull’immigrazione non c’è alcuna diffidenza verso lo straniero, c’è solo una questione di buon senso. Se lo straniero è in regola ed ha bisogno, veramente, di essere accolto dal nostro paese, resta. Altrimenti torna a casa”.

Come si vive con chi fino a ieri vi chiamava “terroni”. “Guardi, io sono stato a Pontida insieme ad altre persone che avevano aderito alla Lega fin dalla prima ora. E devo ammettere che questa diffidenza ormai non c’è più. Siamo andati oltre…”.

Con la Lega siete tornati “all’antico”: tesseramenti, sezioni, coordinatori. “E’ il motivo per cui mi sono avvicinato a questo progetto. Mi sembra di essere tornato indietro di 20 anni, quando la politica si faceva in piazza e nelle sezioni”.

La piazza, appunto. Oggi la state utilizzando molto, anche per farvi conoscere. Come convincete i cittadini? “Noi in realtà non convinciamo nessuno, sono i cittadini che si avvicinano. Salvini fa tanto ed oggi è visto come un politico che mantiene le promesse. E’ una garanzia per tutti. Questo ci aiuta a raccogliere adesioni sul territorio”.

A proposito di adesioni, in provincia di Caserta a che punto siamo? “Abbiamo già fatto una trentina di nomine di coordinatori cittadini, a fine dicembre arriveremo a 90. La scelta di Renzo Carusone per il movimento giovanile e con Finizio Di Tommaso a Caserta città abbiamo coperto altri due punti focali del movimento. Poi è normale che ci siano tante persone che si avvicinano, ma non possiamo prendere tutti”.

In tanti dicono che state diventando il partito dei riciclati, di persone che arrivano da altri partiti per trovare uno spazio di manovra sul carro, oggi, visto vincente. “Noi in realtà stiamo facendo l’opposto: cerchiamo di evitare di prendere persone che non siano convinte della scelta fatta. Abbiamo tante richieste di consiglieri comunali pronti ad aderire, ma ci andiamo coi piedi di piombo. Per un matrimonio duraturo, non vanno fatte scelte affrettate”.

Anche qualche consigliere regionale sembra interessato al nuovo percorso della Lega. Ad esempio Gianpiero Zinzi… “Non parlo di nomi, ma di progetto. E a dire la verità i consiglieri regionali casertani interessati sono di più (ride, nda). Quando mi è stato affidato il coordinamento provinciale di Caserta mi è stato chiesto di costruire il partito sul territorio e di fare scelte che diano forma e sostanza. Ora completiamo il lavoro sui territori, poi ci dedicheremo ad altro. Anche perché ci sono le elezioni dietrol l’angolo”.

Ecco, appunto. Le Europee sono un obiettivo? Caserta avrà un candidato? “Sicuramente ci proponiamo di raggiungere la doppia cifra, che significherebbe raddoppiare ed andare oltre il dato delle scorse elezioni politiche. Sulle candidature bisogna attendere i ragionamenti che saranno fatti sul piano regionale. Se sarà chiesto un candidato alla provincia di Caserta, non ci tireremo indietro. Ma l’ultima parola su una lista interregionale non può che essere affidata che al coordinamento regionale. Intanto guardiamo anche oltre, alle regionali: lì potremo dire ancora qualcosa in più”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Vi racconto la Lega a Caserta. Puntiamo alla doppia cifra alle Europee. Altri 60 coordinatori in 60 giorni”

CasertaNews è in caricamento