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A Maddaloni Campania Libera si smarca da Razzano che attacca: "De Filippo chiarisca cos’è la salute pubblica"

Maddaloni - «Campania Libera ha sposato sin dalla primissima ora, con abnegazione e senso di lealtà, il progetto Razzano. Come noto già dal mese di agosto 2016 i componenti del gruppo locale di Maddaloni, unitamente al riferimento provinciale avv...

«Campania Libera ha sposato sin dalla primissima ora, con abnegazione e senso di lealtà, il progetto Razzano. Come noto già dal mese di agosto 2016 i componenti del gruppo locale di Maddaloni, unitamente al riferimento provinciale avv. Luigi Bosco, hanno dichiarato il proprio incondizionato ‘sì’ alla candidatura di Giuseppe Razzano quale sindaco di Maddaloni, sostenendolo con tenacia e determinazione alle Primarie, al primo turno elettorale ed ancora al turno di ballottaggio. Mai una parola fuori posto da parte nostra, mai un ricatto teso ad alzare la posta, soprattutto mai un riferimento che possa aver solo lontanamente fatto pensare di poter mettere in discussione il nostro sostegno a Razzano. Siamo, pertanto, tutti consapevoli di quanto questo nostro atteggiamento abbia influito positivamente alla costruzione della coalizione che si è poi presentata alle elezioni. Ora, alla luce dell’esito amministrativo che, democraticamente, ha, da un lato, designato Andrea De Filippo quale sindaco della città, dall’altro assegnato la maggioranza dei seggi alla coalizione a lui avversa in fase elettorale, il gruppo locale di Campania Libera intende consegnare alla comunità maddalonese la stessa lealtà e lo stesso senso di responsabilità che ha riservato a Giuseppe Razzano da un anno a questa parte. Come intendiamo farlo? Anzitutto rigettando le accuse mosse nei riguardi del consigliere eletto, Filippo Iacobelli, in occasione della sua non presenza rispetto ad una convocazione di coalizione presso uno studio notarile del territorio: sul punto è il caso di precisare che trattasi di assenza dovuta a pregressi impegni personali assunti che, peraltro, non ha ritenuto dover cancellare in quanto già ampiamente convinto, ‘giuridicamente e non solo’, dell’impossibilità tecnica di addivenire ad un atto di sfiducia senza che ci fosse stata la preventiva convalida degli eletti in consiglio comunale. Ed ancora, presentandoci al primo consiglio comunale liberi da vincoli di coalizione che, a quanto pare, intenderebbero anteporre logiche ritorsive a quello che i maddalonesi auspicano da molti mesi, ossia la ricerca di una possibile guida amministrativa alla propria comunità. In tale occasione ascolteremo attentamente la proposta politica e le modalità attraverso le quali l’attuale sindaco intende concretizzarla e solo allora valuteremo che posizione adottare nei confronti della stessa. In sostanza non faremo nulla di più di quanto verrà fatto nei prossimi giorni in un’altra comunità della nostra Regione, specificamente il comune di Mercato San Severino, dove il sindaco eletto, pur non avendo la maggioranza dei seggi assegnati, arriverà comunque in consiglio con una proposta per la città. Allo stesso tempo, siamo consapevoli che la nostra uscita dalla coalizione non comporterà alcun danno alla stessa, in quanto avrà comunque i numeri per portare avanti eventuali intenti di segno contrario da un preventivo confronto in aula consiliare. Tanto si doveva per opportuna e corretta conoscenza».

«Cosa intende il sindaco per governo di salute pubblica e come e con chi immagina di amministrare: da quando De Filippo è stato eletto non ha ancora chiarito questi concetti. Abbiamo assistito solo al tentativo di gettare su di noi la responsabilità della sua incapacità a governare». Così l’ex candidato sindaco ha aperto la conferenza stampa della coalizione di centrosinistra che si è svolta questo pomeriggio presso il comitato di via De Curtis. «Se non conosciamo qual è l’idea del sindaco, non possiamo assumere una posizione – ha specificato Razzano – vorrà dire che attenderemo il consiglio comunale per capire che cosa intende fare. Se non interverranno cose nuove, ascolteremo le linee programmatiche e, poi, trarremo le nostre conclusioni». Su quale debba essere il livello di interlocuzione, è chiaro il consigliere e dirigente dell’Udc Nunzio Sferragatta che sottolinea come l’unico portavoce del centrosinistra sia solo ed esclusivamente Razzano. «Per avere un governo di salute pubblica devono essere coinvolti tutti i riferimenti delle coalizioni che sono scese in campo in questa campagna elettorale – ha specificato – ci saremmo aspettati che Razzano, assieme a Bove e Carfora, fossero stati chiamati dal sindaco per discutere assieme delle strategie per lo sviluppo di Maddaloni. E’ da qui che si parte per costruire qualsiasi forma di ragionamento». Sferragatta è chiaro anche sulla possibilità di proporre al sindaco un modello di governo da parte delle altre forze in campo. «Noi abbiamo rispetto per le istituzioni, De Filippo è il sindaco e tocca a lui dire cosa intende fare – ha chiarito – dica alla città che non ha i numeri per governare e poi proponga un modello». A queste parole si aggiungono anche quello di Giuseppe Lutri, consigliere di Calatia libera. «De Filippo è anche il mio sindaco – ha spiegato – da parte nostra c’è sempre stata una disponibilità al dialogo. Il sindaco, però, ci deve dire cosa vuol fare per Maddaloni. Oggi le scelte che andiamo a prendere sono tutte funzionali al bene della città che ha bisogno di stabilità. Invito pertanto a tenere toni bassi e a non accendere alcuno scontro. Maddaloni non ha bisogno di guelfi e ghibellini. Ci troviamo di fronte ad una situazione chiara: c’è una maggioranza senza sindaco e un sindaco senza maggioranza. Da qui si deve partire per qualsiasi tipo di ragionamento». Imperia Tagliafierro del Pd spiega come questa situazione si sia venuta a creare a causa di una stortura del sistema elettorale. «La nostra coalizione ha raccolto un risultato straordinario al primo turno – ha spiegato – che ha portato all’elezione di quattordici consiglieri. Solo per la stortura di una legge elettorale assurda Razzano non è il nostro sindaco. Oggi c’è la necessità di lavorare per il bene di Maddaloni garantendo alla città quella stabilità indispensabile a pianificare il nostro futuro».

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