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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

"La Lega pronta per le Provinciali, saremo decisivi. La nostra crescita dà fastidio a qualcuno..."

Il coordinatore provinciale Mastroianni in una intervista a Casertanews analizza gli errori dell'ultima tornata elettorale del centrodestra e guarda al voto di ottobre: "Vogliamo entrare in Consiglio". Messaggio per le Regionali: "Porte chiuse a chi vuole trovare solo spazio in lista"

Dopo una doppia tornata elettorale (Europee ed Amministrative) che ha confermato il trend  in crescita, la Lega di Caserta si appresta a vivere un altro appuntamento elettorale che potrà dire tanto su quello che può essere il futuro (anche, se non soprattutto, in ottica Regionali 2020) per il partito di Matteo Salvini in Terra di Lavoro guidato dal coordinatore provinciale Salvatore Mastroianni, col quale ne abbiamo discusso.

Le Provinciali rappresentano un nuovo esame da superare per la Lega casertana. Come ci arrivate? "Siamo pronti per una nuova sfida. Stiamo lavorando da un anno e mezzo a questo progetto ed in questo lasso di tempo abbiamo aperto 17 circoli, sottoscritto più di mille tessere. Un lavoro che ha raggiunto il suo apice alle Europee ed alle Amministrative. Siamo riusciti ad ottenere l'elezione all'europarlamento di Valentino Grant ed abbiamo eletto consiglieri in tutti i comuni sopra i 15mila abitanti".

Le Amministrative raccontano, però, anche un'altra storia: nel centrodestra non c'è ancora una chaira unità di intenti, vedi quanto accaduto ad Aversa, Castel Volturno e San Felice a Cancello. "Sono città diverse in cui si sono venute a creare problematiche diverse. A Castel Volturno, per il bene della coalizione e per permettere a Luigi Petrella di vincere ci siamo dati un pizzico sulla pancia ed abbiamo fatto un passo indietro sulla scelta del candidato sindaco. Poi c'è stata qualche incomprensione sulla giunta, ma stiamo dialogando e penso che a breve la Lega avrà un proprio rappresentante".

A San Felice a Cancello, invece,  si è rischiato di andare a casa subito: il sindaco, dopo un mese si è dimesso. "Lì c'era bisogno di una fase di assestamento. Ora tutto è rientrato".

Ad Aversa, invece, il centrodestra si è spaccato ed ha favotiro la vittoria del centrosinistra di Alfonso Golia. "Abbiamo tentato anche lì di trovare una mediazione come a Castel Volturno, ma purtroppo non è stato possibile".

Tre casi diversi, che però fanno pensare come nel centrodestra non tutti apprezzino la crescita della Lega. Non è che date un po' fastidio ai vostri stessi alleati? "Sicuramente qualcuno non si attendeva una crescita così veloce della Lega in provincia di Caserta ed i nostri voti vengono sorpattutto da elettori di centrodestra. Forse qualche alleato soffre una presenza così forte. Però c'è un dato di fatto. Ad Aversa, Castel Volturno e San Felice a Cancello la Lega ha presentato liste con simboli di partito, riuscendo a far eleggere persone nuove, scelte con grande oculatezza. Altri partiti non sono riusciti a fare lo stesso".

Ora arrivano le Provinciali, dove però non potrete contare sull'effetto Salvini, essendo una elezione di secondo livello dove votano gli amministratori. "Il rischio vero, per il centrodestra, è di pagare lo scotto delle scelte sbagliate ad Aversa, dove la maggioranza dei consiglieri ci avrebbe fatto comodo. Comunque noi abbiamo già quasi completato la lista che si chiamerà 'Prima i casertani', tra pochi giorni sarà presentata. Abbiamo lavorato tanto e bene anche col sostegno dell'europarlamentare Grant. Miriamo ad entrare anche in consiglio provinciale, vogliamo essere determinanti per sostenere il presidente Giorgio Magliocca che nei primi due anni di governo non ha avuto una vera maggioranza. Sicuramente è una sfida nuova che ci lancerà verso i prossimi appuntamenti. Saremo a Pontida nel prossimo week end, poi in piazza contro il governo con Matteo Salvini e getteremo le basi per il nuovo step: le elezioni regionali 2020 in Campania".

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A proposito di Regionali 2020, si parla tanto di possibili passaggi di sindaci e consiglieri regionali uscenti nella Lega. "Di richieste ce ne sono tante, ma la realtà è un'altra. Noi preferiamo creare una nostra classe dirigente, puntando su persone che si avvicinano al partito perché convinti dalle idee e non dalla possibilità di essere eletti. Se c'è qualche sindaco oggi che pensa di avvicinarsi a noi ma che continua a governare con pezzi di sinistra, è difficile immaginare un percorso comune con la Lega. Non è così che funziona nella Lega. Idem per qualche consigliere regionale in cerca di posizionamento. La nostra idea è mai col Pd e sarà sempre mai col Pd".

Sembra un chiaro avviso ai naviganti. "Dice? (sorride, nda). Io penso che sia garanzia di credibilità. Abbiamo una linea chiara e la portiamo avanti. Gli elettori, per ora, ci stanno dando ragione".

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