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Politica Casapulla

Lillo-Sarogni, l'intervista doppia ai candidati sindaco: "Ecco la nostra ricetta per Casapulla"

Parlano i due aspiranti alla fascia tricolore della città sull'Appia

Una lunga estenuante campagna elettorale volge al termine a Casapulla. Domenica prossima la città avrà di nuovo un primo cittadino, dopo la prolungata ‘sede vacante’ causata dall’interruzione della precedente amministrazione avvenuta il 19 aprile del 2018. Una corsa a due tra Michele Sarogni e Renzo Lillo, il primo che cerca il bis dopo la trionfale vittoria del 2014, il secondo che rappresenta la sintesi dei gruppi e movimenti di chi quella amministrazione l’ha osteggiata prima o durante o dopo la sua ascesa al palazzo comunale. Due aspiranti primi cittadini che cercano il cambio di passo per la comunità, spinti – ne siamo convinti – dalla determinazione di una esperienza politica che non difetta a nessuno dei due e che hanno dimostrato di poter reggere il peso di una lunga diatriba. Amministratori che la conoscenza personale di chi scrive può, senza tema di smentita, valutare come persone di buon senso, di pacatezza, di senso del dovere, come si evince anche dalla chiacchierata avuta, a compendio di una lunga campagna elettorale della quale ciascuno spera di cogliere i frutti. 

Alla vigilia del voto abbiamo chiesto quale esperienza umana e politica sussegue alla corsa al consenso per chi ha rinverdito epici duelli, come quelli che per decenni hanno caratterizzato la storia politica casapullese.

Renzo Lillo: Una esperienza senz’altro positiva perché mi ha fatto toccare con mano tante realtà, che ha favorito il confronto con tante persone, valutato tante situazioni che non potrà mai capire chi è al di fuori di certi meccanismi. 

Michele Sarogni: Esperienza bellissima, sia dal punto di vista umano che politico. Chi ci ha supportato in questa avventura ha dato il meglio di sé e rappresenta la parte sana di Casapulla. Il modus operandi di ciascuno mi ha confermato la bontà della scelta, confortando la mia convinzione che un nuovo modo di far politica è possibile, quello fatto con persone decise, trasparenti, credibili.  

Il contatto quotidiano dei cittadini, per la metodologia assunta da entrambi, ha portato al confronto diretto con le problematiche dei residenti. Che cosa chiedono oggi i casapullesi?

Renzo Lillo: Oggi a Casapulla si sente soprattutto bisogno di tanta tranquillità. Ci sono diversi problemi da affrontare e risolvere: ambiente, vivibilità, occupazione ma ci rendiamo conto che il casapullese ha bisogno soprattutto di un punto di riferimento che solo un’amministrazione solida ed efficiente può offrire. Dobbiamo cominciare dalle piccole cose, per dare un segnale forte della nostra presenza e del nostro impegno. 

Michele Sarogni: Sono diverse le priorità che abbiamo messo nel nostro programma. Prendendo spunto dallo slogan ‘ dove eravamo rimasti’ siamo decisi a dare una risposta definitiva ai residenti del Parco Moselli, Via Circumvallazione, a continuare nella nostra opera di risanamento dei conti pubblici… Ma più di tutto penso che ai cittadini sta a cuore l’abbattimento della barriera che si è creata tra il ‘palazzo’ e i residenti riducendo al minimo le distanze da amministratori e cittadini. 

In una campagna elettorale non mancano parole pesanti che spesso servono unicamente a screditare l’avversario anche al solo scopo di ottenerne qualche vantaggio. Quale è l’accusa o la critica ricevuta che pensa di non meritare?

Renzo Lillo: Offese precise non penso di averne avute o almeno non sono tanto gravi da perturbarmi più di tanto. Forse qualche parola gratuita è pervenuta da qualche supporter del mio competitor, ma va presa per quella che è dal momento che alcuni di essi non mi hanno mai conosciuto, né tanto meno conoscono la mia storia poiché forse sono casapullesi da poco tempo. Tuttavia tale loro condizione dovrebbe suggerire di non permettersi un simile atteggiamento.

Michele Sarogni: Praticamente tutte. Sono state messe in giro, artatamente, tante bugie e falsità come per esempio sul confronto che a più riprese abbiamo auspicato e puntualmente disertato dal mio competitor; come pure il fatto che io, da sindaco, avrei estromesso alcuni consiglieri dall’originaria maggioranza: tutte fandonie apertamente sostenute dai nostri avversari all’unico scopo di screditarmi e sulle quali hanno costruito la loro campagna elettorale. 

Lunedì pomeriggio il responso delle urne attribuirà la fascia tricolore. Cosa sente di dire al suo avversario in caso di vittoria?
Renzo Lillo: Casapulla siamo tutti noi, vincitori e sconfitti: mettiamo da parte quello che è stato detto e scritto in questo periodo e diamoci da fare per il bene del paese. Anche in caso di vittoria io rimarrò sempre Renzo Lillo, disposto a dialogare con quanti, nel rispetto dei propri ruoli, vogliono contribuire a migliorare la nostra comunità. 

Michele Sarogni: Non mi sembra di aver niente da dire al mio avversario; avrei voluto farlo nel corso di questa competizione, ma non è stato possibile. Tutto ciò che ho da dire è fare gli auguri a tutti i casapullesi affinché possano ritrovarsi con una amministrazione leale, efficiente, trasparente e ribadisco ancora, credibile.  

Manca poco al voto, questo incontro vuole essere anche l’occasione per lanciare l’ultimo appello agli elettori di Casapulla…

Renzo Lillo: Dopo aver tanto detto e tanto scritto, non è più tempo di proclami e promesse. Casapulla d’ora in poi non ha bisogno più di ulteriori parole, lasciano il tempo che trovano, bisogna passare ai fatti. Subito, senza ulteriori promesse o voli pindarici. Per quanto mi riguarda è sufficiente partire con una ordinaria amministrazione ma fatta bene, intercettando risorse e utilizzando tutti i contributi possibili per favorire benessere, occupazione e vivibilità. Step by step cercheremo di raggiungere i traguardi che tutti sogniamo e che, lasciatemelo dire, meritiamo. 

Michele Sarogni: Votando ‘Casapulla C’è’ si vota un gruppo di candidati che non fa della politica la leva sulla quale appoggiare l’interesse personale. Si votano candidati che non stanno insieme solo per una sommatoria di consensi, ma persone che hanno capito che c’è da lavorare sodo, senza altri scopi se non quelli di mettere al servizio della comunità le loro esperienze e la loro voglia di sterzare per dare una svolta alle condizioni economiche, sociali e di vivibilità della nostra Casapulla
 

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