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Incompatibilità, il sindaco (per ora) si salva. L'opposizione allerta la Prefettura

La maggioranza ritiene che non ci siano irregolarità, Mastroianni: "Risposta nemmeno firmata da un avvocato"

Passano in consiglio le osservazioni presentate dal sindaco Lucio Santarpia in merito all’ipotesi di incompatibilità. La maggioranza, nel corso dell’Assise di ieri sera, ha infatti deciso di schierarsi contro l’accusa che vedeva la fascia tricolore incompatibile al ruolo: il fratello di Santarpia è infatti amministratore delegato della Getet, società che ha in carico il servizio di tesoreria comunale. Una circostanza particolare che si scontrerebbe con quanto riportato dall’articolo 69 del Tuel.

Eppure, secondo il primo cittadino, la situazione di incompatibilità non sussisterebbe poiché il fratello Gaetano, seppur responsabile legale della società, non ne è però socio. Ma ad essere ricorsi già ai ripari dalla prevedibile posizione che avrebbe assunto la maggioranza sulla questione, ci hanno pensato i due gruppi consiliari “Orgoglio Civico” e “Adesso Noi”.

I quattro consiglieri di minoranza, consapevoli del supporto che l’amministrazione eletta avrebbe dato al proprio sindaco, hanno deciso di inoltrare alla Prefettura ciò che è stato allegato in verbale.

“Le osservazioni presentate dal Sindaco sono prive di contenuto logico e, per di più, non sono neanche state firmate da un legale – ha dichiarato durante la seduta il consigliere di minoranza Vincenzo Mastroianni –. L’amministratore delegato è all’apice di una piramide, pertanto c’è un conflitto d’interesse”.

Concetto ribadito qualche istante dopo anche dal consigliere d’opposizione Vincenzo Natale: “Sui consiglieri di maggioranza potrebbe gravare una responsabilità civile per danni. Gli appalti che avete approvato  potrebbero essere annullati e mettereste a rischio l’ente. Non vi stiamo dicendo di rinunciare al vostro mandato, ma quantomeno cercate di eliminare questa posizione di conflitto per non agire contro la legge”.

Ad accendere ulteriormente gli animi già surriscaldati è stata la negazione dello streaming del consiglio comunale. “Per l’ennesima volta la maggioranza ha ostacolato ogni tipo di ripresa audio e video. Siamo al delirio di onnipotenza più becero mai visto”, ha detto l’esponente di “Adesso Noi” Aldo Simonelli. E in riferimento a quanto votato in consiglio ha aggiunto:“Prendiamo atto della loro scelta e provvederemo sin da subito a mettere a conoscenza tutte le autorità ed istituzioni competenti su quanto deciso, considerando il ricorso al tribunale territoriale competente così come stabilito dall’Articolo 69 del T.U.E.L.”

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