Conte a Caserta: "Stipendi più alti e meno ore di lavoro. Ci pensiamo noi, vogliamo vincere"

“Stipendi più alti e meno ore di lavoro. Ci pensiamo noi, diffidate dagli altri”.

E’ il messaggio che l’ex premier Giuseppe Conte ha lanciato stasera dal parco nel rione Vanvitelli a Caserta, dove ha fatto tappa dopo una giornata trascorsa in campagna in vista delle elezioni di domenica 25 settembre.

Acclamato al grido “presidente, presidente”, Conte ha lanciato subito l’allarme: “I privilegi sono pronti per essere reintrodotti” e poi ha parlato dei temi della campagna elettorale: “Dobbiamo introdurre il salario minimo legale in Italia. Noi lo avevamo chiesto a Draghi, ora tutti lo dicono n campagna elettorale. Diffidate dagli altri, noi dobbiamo portare gli stipendi da fame di oggi a 9 euro lordi”. E poi ha aggiunto: “I contratti devono essere a tempo indeterminato, quello determinato deve essere l’eccezione. E stop ai tirocini gratuiti: quello è sfruttamento della manodopera giovanile”.

Dopo il passaggio sul cuneo fiscale da tagliare, ha avanzato anche l’idea di tagliare. “il tempo di lavoro da 40 a 35 ore con pari stipendio. E dimostreremo che quelle aziende saranno più produttive” ha aggiunto. “Ci pensiamo noi, non vi preoccupate”. Dopo aver toccato i temi della sanità e della disabilità, Conte ha fatto un passaggio uno degli interventi che maggiormente hanno caratterizzato il suo governo: “Mi stanno accusando di essere il movimento assistenzialisti. Ma fatemi capire: quando avete dato i miliardi ai gruppi industriali ben noti e siccome abbiamo fatto il Super Bonus, ci stanno a rompere le scatole a noi”. Ed ha concluso: “C’era qualche testa mattarella (il rifermento è a Luigi Di Maio, nda) che se n’è andata via. Io vi posso garantire che il Movimento 5 Stelle è più compatto che mai. Vogliamo vincere".