Slitta la nomina del nuovo assessore: si pensa prima all'ok al Bilancio

Ad un mese e mezzo dalle dimissioni dell’ex assessore al Bilancio, Linda Maisto, resta ancora vuota la casella della giunta. Il sindaco di Trentola Ducenta Michele Apicella non ha ancora sciolto la riserva sul nome del nuovo membro dell’esecutivo che andrà ad occuparsi delle finanze del Comune; una nomina che sembrava dovesse avvenire in tempi brevi, per inizio maggio al massimo, ma i tempi sembrerebbero dilatarsi. Sul tavolo della maggioranza consiliare ci sono infatti diversi adempimenti finanziari da portare a termine, come il bilancio previsionale e il rendiconto del 2022 (che sarà discusso in Consiglio nella seduta convocata per fine mese). Questo potrebbe far slittare ancora la scelta del nuovo assessore, con i consiglieri di opposizione pronti a criticare la situazione. Già nelle scorse settimane, infatti, i consiglieri di minoranza Michele Ciocia, Antonio Cantile, Pasquale Davide De Marco e Giuliano Pellegrino avevano aspramente attaccato il primo cittadino sulla vicenda, in primis sulle condizioni finanziare del Comune e, di riflesso, sulle dimissioni della Maisto e sulla mancata scelta in tempi brevi di un sostituto. Prima ancora era finita nel mirino proprio la scelta della Maisto di rassegnare le dimissioni, per Apicella una decisione condivisa con la maggioranza per operare il rimpasto, per la minoranza, invece, un addio dovuto alle condizioni economiche del Municipio.

Il nuovo assessore,  per la regola della rappresentanza di genere, sarà una donna. Stando alle indiscrezioni trapelate tra gli ambienti vicini alla maggioranza, però, non è detto che l’importante delega al Bilancio vada al nuovo membro dell’esecutivo. Si starebbe facendo infatti strada l’idea di assegnare l’incarico ad una delle figure già presenti in giunta, con la neo entrata che andrebbe ad occuparsi di altro, come ad esempio Personale e Contenzioso, deleghe rimaste ‘scoperte’ dopo le dimissioni di Maisto. Altra ipotesi che sta prendendo quota è quella di scegliere l’assessore fra le consigliere presenti in amministrazione. Questo porterebbe, quindi, ad un assessorato ‘interno’ e non ‘esterno’, e all’ingresso in Consiglio del primo non eletto della lista della persona scelta