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Politica Sessa Aurunca

Congresso Pd, Oliviero si schiera con Bonaccini

Il presidente del consiglio regionale accanto al governatore dell’Emilia Romagna

Congresso Pd, Gennaro Oliviero si schiera con Stefano Bonaccini.

“L’annuncio del Governatore dell’Emilia Romagna, di candidarsi alla segreteria nazionale, ha ridato speranza al Partito Democratico. Non ho alcun dubbio nel sostenerlo in questa scalata” afferma il presidente del consiglio regionale della Campania.

“Ritengo che sia arrivato il momento di creare un partito che rimetta al centro la politica e i territori - aggiunge - Finalmente ho ascoltato parole chiare, linee di programma e, per la prima volta, una analisi della sconfitta senza nascondersi dietro un sistema elettorale contorto che tutti conoscevamo. Alle scorse elezioni politiche il Pd ha raggiunto percentuali minime e la discesa nei sondaggi è, purtroppo, continua. La risposta al declino non potrà essere il populismo illusorio dei 5 stelle, né i tentativi delle costruende aree moderate. Vivo il mio territorio, interpreto il ruolo di Presidente del Consiglio regionale con lo sguardo rivolto all’intera Campania e mi sento pienamente calato nel processo costituente enunciato dal governatore dell’Emilia Romagna. Sono i valori del centrosinistra che vanno recuperati e attuati con concretezza”.

Per il politico di Sessa Aurunca “da troppo tempo questi valori sono smarriti in logiche di governo senza risultato, soprattutto per la mancanza di una leadership autorevole, capace di unire, mediare e di non frammentare. Non serve sciogliersi, cambiare nome o simbolo, serve ridare al Pd la sua anima riformista e popolare. È dunque arrivato seriamente il tempo della ricostruzione, come ha chiarito Bonaccini, che sarà lungo e difficile, ma non impossibile, se corroborato da entusiasmo e nuova partecipazione. Ridare voce ai territori, ai circoli, alla militanza, alla democrazia, sottraendoli ai salotti romani e alle decisioni calate dall’alto. Basta con le rendite di posizione senza consenso. Poniamo fine ai comitati elettorali permanenti ed organizzati nelle singole scadenze, lasciando orfani i territori di quotidiana rappresentanza e gratitudine. Convincere gli elettori, riaccendendo le luci sul partito, sintesi di più nobili storie, fondando un nuovo protagonismo attraverso idee e proposte concrete per la gente. Siamo dinanzi ad una straordinaria inversione di marcia, alla rivoluzionaria liquidazione delle correnti,  che, da qui alle prossime politiche, può realmente riportare il Pd tra la gente, sui temi e a vincere finalmente le elezioni con donne e uomini che ritornano fiduciosi a credere nei valori di un PD ritrovato e rifondato. Vivere, quindi, e non sopravvivere” conclude Oliviero.

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