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Ursomando, Corvino e Funaro si mettono insieme e formano un nuovo gruppo

Il documento: "Diremo la nostra su tutti i temi caldi". Prese le distanze anche da Marino

“Ci abbiamo creduto fino all’ultimo, ma adesso è giunto il momento che inizi un nuovo percorso politico basato sulla lealtà verso gli elettori, sulla coerenza rispetto all’azione politica prodotta nel tempo e la voglia di fare bene per la nostra terra”. Questa è la dichiarazione congiunta di Mariana Funaro, Carlo Corvino ed Edgardo Ursomando che, di fatto, annunciano una rottura totale col sindaco di Caserta Carlo Marino ed un'azione che va oltre i rispettivi partiti (Pd, area Emiliano, e Verdi), al quale sono stati vicino negli ultimi mesi, in particolare durante la campagna elettorale per le elezioni provinciali. “Pur non potendo prescindere dai partiti - affermano - abbiamo deciso di dire la nostra su tutte le azioni amministrative che interesseranno la città di Caserta e l’intera provincia. Un progetto politico che non è contro nessuno e che non è un rinnegare la propria storia, piuttosto è una presa di coscienza, che nasce dalla consapevolezza che spesso dietro l’ideologia o le sigle di partito si nasconde chi coltiva esclusivamente ambizioni personali. Per questo parleremo agli uomini ed alle donne di questa terra, e non terremo conto degli steccati ideologici, qualora ancora questi esistessero, recinti utilizzati per imbrigliare le menti e che fino ad oggi sono serviti solo a pochi. Tanto meno saremo sensibili a quelle dinamiche politiche legate alle spartizioni di potere che oggi tanto affascinano. Affronteremo temi importanti come quelli ambientali, quelli legati allo sviluppo economico, sociale e turistico dei nostri territori, con un occhio attento alla tutela delle categorie più deboli e disagiate, senza dimenticare gli aspetti che riguardano la sanità e la cultura. Una vera e propria azione di denuncia e di censura verso quella malapolitica che ha fatto sì che la nostra provincia venisse insignita del penoso primato di peggiore d’Italia. Ci mettiamo in gioco con la coscienza pulita, sicuri di aver sempre lavorato pancia a terra per un sogno che vedeva una rinascita sociale, culturale e ambientale, che sarebbe dovuta partire proprio da Caserta, da una città, dal capoluogo, e diventare modello per l’intera provincia, ma così purtroppo non è stato. Abbiamo sognato, e il sogno si è infranto su di un muro di gomma fatto di misere spartizioni e di quel modus operandi che ricorda tanto la prima repubblica. Un modo di fare politica che non giudichiamo o condanniamo, a questo ci devono pensare gli elettori, ma è un modo vecchio a cui forse, chi oggi è nella stanza dei bottoni è troppo legato, magari perché è l’unico modo di fare politica che conosce e a quanto pare non gli riesce neanche tanto bene. Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo, prendiamo le distanze da chi cambia idea con tanta facilità su temi così importanti per il futuro di una comunità, da chi ha una visione limitata dello sviluppo di un territorio, da chi non vuole interagire con le altre realtà politico amministrative che quotidianamente lavorano per il bene delle comunità che rappresentano. Il tempo dei feudatari è finito, noi siamo per un confronto ampio e disinteressato, del resto la trasversalità politica è stata sdoganata, basta guardare la composizione dell’attuale consiglio comunale del capoluogo e di tanti altre amministrazioni. Per questo ci confronteremo liberamente ed in piena trasparenza con tutte le forze politiche presenti sul territorio, lasciando la porta aperta a chiunque voglia intraprendere con noi questo nuovo percorso. Nasce un gruppo che si propone di lavorare esclusivamente sui temi, senza etichette, senza marchi, attraverso una opposizione propositiva, ma intransigente, e che miri esclusivamente alla tutela del bene comune. Questo sarà il nostro modo di fare politica, una politica coerente, con la gente e per la gente, senza contraddizioni o operazioni di facciata. Del resto è il modo di fare politica che ci ha sempre contraddistinto”.

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