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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Maddaloni

Si avvicinano le elezioni ed il sindaco perde pezzi: Fratelli d'Italia va all'opposizione

Documento di 3 consiglieri che mollano la maggioranza: "Nulla ci è stato consentito fare"

Iniziano le manovre di avvicinamento alle prossime elezioni amministrative di Maddaloni e la maggioranza guidata da Andrea De Filippo inizia a perdere pezzi. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, compito da Gaetana Crisci, Alessandra Vigliotti ed Aniello Amoroso ha, infatti, deciso di passare all’opposizione, prendendo le distanza dall’amministrazione.

“Le motivazioni di una scelta difficile ma necessaria e non più prorogabile si trovano in un percorso lungo quasi un anno che ci ha visti sempre rispettosi del ruolo politico e dei rapporti Istituzionali con il sindaco, la giunta e il consiglio comunale” si legge nel documento che hanno sottoscritto i 3 consiglieri. “Un rispetto che spesso, però, non è stato ricambiato. Senza mai nulla a pretendere, fin dal primo momento, abbiamo portato con entusiasmo il nostro contributo al lavoro politico che questa amministrazione avrebbe dovuto realizzare negli ultimi 24 mesi di mandato elettorale. Proposte. Iniziative. Discussioni costruttive per rafforzare il ruolo di Consiglieri Comunali spesso fin troppo svilito ed impoverito nei contenuti e nelle funzioni. A distanza di tempo, però non possiamo che constatare che poco o nulla ci è stato consentito fare. Pensiamo alle mozioni aventi ad oggetto temi sociali e non divisivi che siamo stati costretti a ritirare e per le quali in uno degli ultimi consigli comunali il sindaco pose la questione di fiducia. Una bruttissima pagina di storia politica per i cittadini maddalonesi e per la quale abbiamo prestato il fianco pur di mantenere gli equilibri della maggioranza”.

I tre consiglieri evidenziano inoltre: “Ci siamo resi conto, nostro malgrado, che momenti di confronto non esistono. In un anno solo quattro riunioni di maggioranza, l’ultima avvenuta nell’ottobre del 2021. Riunioni spesso finalizzate esclusivamente alla preparazione dei Consigli Comunali. Solo due volte nell’ultimo anno è stata convocata la Conferenza dei Capigruppo, per altro su impulso di Fratelli d’Italia. Sui temi importanti tante chiacchiere. Ma poi nessuna sostanziale e solerte risposta ai problemi della città e dei cittadini. Ad oggi non è ancora partito il servizio mensa per gli alunni delle scuole a tempo pieno scelto da genitori che hanno esigenze lavorative. Nonostante tutte le parole spese, è già il secondo mese che la Buttol, o chi oggi per essa, si vede prorogare il contratto nelle more di una gara sospesa e di cui nulla è dato sapere. Non da ultimo la questione Interporto. Solo dalla lettura dei documenti in Commissione e dalle notizie che si rincorrevano sulle testate giornalistiche locali abbiamo appreso di una morosità protratta che avrebbe dovuto essere affrontata per tempo ed in modo diverso, così come previsto dalla Conciliazione posta in essere e per la quale incaricammo un legale per assisterci nella controversia. Tante sono state le nostre sollecitazioni anche sulla progettualità PNRR, sulla sensibilizzazione verso tematiche di importanza sociale e culturale. Tante le iniziative che abbiamo provato a portare avanti, scontrandoci spesso con logiche che non ci appartengono. Questioni di forma, procedure, opportunità politica che riguardavano solo il nostro gruppo partitico e che, a nostro parere, non dovrebbero nemmeno esistere nella dinamicità dei rapporti tra Amministrazione e Consiglio Comunale. E di certo non possiamo non tenere conto delle tante sollecitazioni pervenute al nostro indirizzo da parte dei cittadini rispetto a problematiche che riguardavano l’ordinaria amministrazione e che non siamo stati in grado di risolvere”.

Crisci, Amoroso e Vigliotti chiosano: “Quando ci siamo costituiti come gruppo politico, lo abbiamo fatto nella consapevolezza di appartenere ad un Partito, nei cui valori e principi ci riconosciamo. Vogliamo essere rappresentativi di tanti concittadini che si rivedono negli ideali di centrodestra e che oggi si dicono disorientati e confusi. La nostra scelta è maturata nel tempo e invano abbiamo sperato che il vento potesse cambiare e si potesse davvero ritornare a parlare di politica e non di personalismi e di poltrone. Poltrone che non ci sono state date perché non le abbiamo mai chieste. Così non è stato, ne prendiamo atto e continueremo con il nostro lavoro quotidiano fatto di ascolto e di proposte, al servizio della nostra città”.

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