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Politica Aversa

L'ex assessore svela: "Il sindaco sapeva tutto da quasi 2 mesi"

Gilda Emanuele commenta la delibera sulla zona G alla base del suo allontanamento

L’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Aversa, Gilda Emanuele, ‘vuota il sacco’ e racconta la sua verità dopo il suo allontanamento voluto dal sindaco Enrico de Cristofaro. Lo scorso 2 luglio il primo cittadino le revocò la delega anche in virtù della gestione dell’ex assessore della vicenda del permesso a costruire nell'area a ridosso dell'ospedale, dove il Comune ha rischiato di essere commissariato nel rilascio dell'atto urbanistico.

 “Vorrei chiarire – spiega l’ex assessore – che non è mia intenzione muovere alcuna accusa, né tantomeno dare alcun giudizio: voglio solo condividere con voi una serie passaggi, che mi stanno facendo riflettere, ma di cui non riesco bene a capire le ragioni e i veri motivi. Per uscire da sterili polemiche e da strumentalizzazioni di quanto effettivamente accaduto, mi limito a sottolineare che la sottoscritta ha tempestivamente posto in essere ogni atto di propria competenza appena ha avuto conoscenza piena dei dovuti atti”.

La Emanuele poi analizza l’atto di revoca firmato dal sindaco: “Sotto il profilo amministrativo, da una prima lettura dell’atto di revoca, le motivazioni mi sembrano astratte e di stile. In particolare, è chiaramente riportato che avrei elaborato una proposta di delibera non conforme alle linee di indirizzo della maggioranza. Non si considera, però, che l’atto, condiviso con la dirigenza, nasce dall’esecuzione di una sentenza, che non richiedeva, quindi, particolari “accordi” di maggioranza. D’altra parte, in nessun passaggio ufficiale o ufficioso la maggioranza aveva dichiarato di voler attribuire la destinazione Verde Pubblico a tutte le zone G prive di specifica sotto-classifica. Ho appreso con l’emendamento presentato in Consiglio, e quindi ne ho preso atto, di tale intenzione della maggioranza. Mi auguro solo che resti sempre questa la linea politica, anche e soprattutto durante la redazione del Piano Urbanistico Comunale”. 

La Emanuele rivela poi un particolare che potrebbe creare nuove polemiche: Il sindaco era a piena conoscenza della proposta di delibera: lo dimostra ufficialmente anche una mia nota risalente all’8 maggio, quindi ben 53 giorni prima del Consiglio Comunale. Quindi mi chiedo: come mai non sia intervenuto né ufficialmente né ufficiosamente convocando riunioni per poterne discutere e approfondire? Come mai non abbia mai chiarito e comunicato a me di avere un’idea politica diversa sulle aree G senza specifica destinazione? Ciò nonostante Il Sindaco motiva il ritiro delle mie deleghe per una mancata condivisione della proposta presentata in Consiglio”.

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