Patto di ferro tra l'associazione "Democratici per Maddaloni", di cui è fondatore l'ex candidato a sindaco in quota Pd Gaetano Esposito - oltre ad altri esponenti dem come Giovanni Carfora - ed il consigliere di Italia Viva Vincenzo Santangelo. 

Confermate, dunque, le anticipazioni di CasertaNews sulla lista civica (ma non troppo) che sosterrà la candidatura a sindaco di Andrea De Filippo, sostenuto anche dalle civiche (ma non troppo) di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. A dare i crismi dell'ufficialità all'accordo è stato lo stesso Santangelo che, in una nota stampa, ha ribadito di voler "rappresentare quei valori e quella tradizione cattolica moderata propria della storia di Maddaloni nel solco tracciato da don Salvatore D’Angelo e quella cultura democratica e riformista che portano in dote i tanti amici dirigenti storici del circolo Pd che condividono con noi il progetto". Propositi che si porteranno avanti "al fianco di De Filippo per dare continuità amministrativa alla nostra città che, grazie al lavoro di Andrea e della sua squadra, finalmente, dopo un ventennio ha trovato quella stabilità fondamentale per pianificare presente e futuro di Maddaloni". 

Nel simbolo di "Maddaloni Viva" rientrano quindi anche i "Democratici per Maddaloni", associazione dell'area Pd di Stefano Graziano. L'accordo prevederebbe l'inserimento in lista di Giovanni Ventrone, dirigente regionale dei giovani democratici e figlio di Alfonso Ventrone, commissario cittadino del Pd e da sempre vicino proprio al parlamentare Graziano.

Oltre a questo, l'unione è stata costruita sulla base del sostegno ad Elly Schlein alle ultime primarie, con la segretaria eletta che ha potuto contare sull'impegno del consigliere regionale Santangelo (che ricordiamo è di Italia Viva). Il retroscena è stato svelato, nei giorni scorsi, da Giovanni Carfora che ha indicato proprio nel patto pro Schlein la base per quello elettorale a sostegno di De Filippo. 

In altre parole, il consigliere regionale, appartenente ad un altro partito, avrebbe partecipato direttamente al tesseramento del Pd ed alla campagna per Elly Schlein. Insomma, dopo il caos tessere e l'azzeramento degli iscritti, con le accuse piovute sul capo del gruppo che alle primarie sosteneva Stefano Bonaccini, anche il fronte Schlein mostra, almeno su Maddaloni, "the dark side of the moon". Chi è senza peccato scagli la prima pietra!