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Pd, un'altra occasione persa. A Magliocca Forza Italia inizia a stare stretta

Dagli appelli all'unità al voto per le Provinciali che hanno, di fatto, avviato la battaglia interna per le Regionali. Ed anche sul presidente della Provincia si addensano grandi nubi: tra i berlusconiani non c'è 'spazio di manovra', mentre altrove...

Sembrava ieri (e forse le era) quando all'assemblea del Partito democratico di Caserta si gridava a gran voce l'unità di intenti per le elezioni provinciali, quella necessità di dimostrarsi rivali e non nemici politici. Ma è bastato attendere poche ore per avere la dimostrazione che le parole restano tali e che nel Pd non esiste, in alcun modo, la possibilità di dialogare ed aiutarsi.

Il mancato appoggio che gli amministratori che fanno capo a Stefano Graziano, Pina Picierno e Camilla Sgambato hanno dato alla lista 'Democratici per Caserta' messa in piedi da Gennaro Oliviero e Nicola Caputo rappresenta, sicuramente, un'occasione persa. Soprattutto perché la ricusazione della seconda lista di area Pd aveva dato la chances agli esclusi di dimostrare di saper mettersi a disposizione dei "rivali ma non nemici". Invece così non è stato, anzi.

Oggi c'è chi prova a difendere il mancato risultato parlando di "amicizie tra amministratori che travalicano i confini del partito", ma in realtà, oggi, questa affermazione appare un'aggravante e non una giustificazione. In un momento delicato come quello che sta vivendo il Pd Caserta, uscito da pochi giorni dalla crisi interna che aveva portato il segretario provinciale Emiddio Cimmino a dimettersi, sarebbe servita quell'unità decantata ma mai applicata. Di fatto, col voto di giovedì è iniziata la battaglia politica interna al Pd per le Regionali 2020 tra Gennaro Oliviero e Stefano Graziano. Ed a questo punto non sono da escludere colpi di nessun tipo.

Alla fine, questa tornata elettorale, ha fatto felici 'i soliti noti', Luigi Bosco e Giovanni Zannini. I due consiglieri regionali hanno la capacità di riuscire a costruire ad ogni competizione elettorale delle liste capaci di essere sempre protagoniste, anche se è capitato più di qualche problema nella gestione degli eletti. Ma ad oggi non sembra una cosa insormontabile.

E poi c'è Giorgio Magliocca, presidente della Provincia in carica, che con la lista Forza Caserta riesce a fare meglio di 2 anni, quando Forza Italia fece eleggere tre consiglieri (nonostante vi fosse anche la presenza dei tanti amministratori che facevano capo a Gianpiero Zinzi). Per Magliocca, però, adesso si apre un dilemma: cosa fare da grande. Dopo aver preso in mano Forza Italia in provincia di Caserta l'ha riportata, quantomeno, a renderla di nuovo visibile. Ma il suo futuro politico, in ambito territoriale, non sembra avere sbocchi. Dopo aver riconquistato la guida del Comune di Pignataro, essere stato eletto presidente della Provincia ed essersi candidato alle Europee per portare un po' di consensi in più al partito, lo sbocco politico sarebbero le Regionali 2020, dove però il partito sembra voler confermare l'uscente Massimo Grimaldi. E con Carlo Sarro in Parlamento, ecco che lo spazio di manovra per Magliocca sembra essersi ridotto al lumicino. Forza Italia, forse, inizia a stare un po' stretta a chi, dopo averne passate tante (politicamente e non solo), vuole giocarsi una partita un po' più grande. Da qui a fine anno, perciò, non vanno esclusi colpi di scena...

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