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Elezioni comunali, ‘Io firmo per Caserta’ lancia la sfida: “Ci saremo”

Cutillo, Letizia e Moriello: "Azzeriamo la distanza che viene imposta ai cittadini dal potere centrale"

Eterogeneità, competenza, desiderio di una svolta. Sono le parole traccianti che ispirano il movimento politico culturale “Io firmo per Caserta” che sarà protagonista della competizione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Caserta. Un movimento plurale, composto da studenti, insegnanti, commercianti, imprenditori, professionisti di svariati settori, tutti cittadini liberi dai lacciuoli che da anni tengono imbrigliato il Capoluogo in una paralisi politico-amministrativa che ha fatto sprofondare la città.

Così la scelta di metterci la faccia e la firma per imprimere un cambio di passo a Caserta e rompere definitivamente con un recente passato caratterizzato da esclusiva amministrazione del potere piuttosto che della città. Una rivoluzione che non può non passare attraverso competenze ed una visione diversa di Caserta che va trasformata in una città accogliente, sicura, verde, solidale, efficiente, dinamica e dalla rinnovata forte connotazione economica. In altri termini, una città che renda orgogliosi i casertani, e non, che la abitano.

“L'obiettivo è la valorizzazione del bene comune su uno sfondo di trasparenza – spiegano il portavoce Raffaele Cutillo, il presidente dell’associazione Vincenzo Letizia ed il coordinatore Vincenzo Moriello - La leva è nel ribaltamento, azzeramento della distanza che viene imposta ai cittadini dal potere centrale. Una vera leadership amministrativa è e deve essere immersa nella gente. Io firmo per Caserta equivale a sottoscrivere un contratto con e per la città, un contratto che inchioda la coscienza alla responsabilità”.

“Io firmo per Caserta”, con una campagna iniziata sui social network, ha raccolto numerose adesioni che sono confluite in “gruppi tematici” che si stanno occupando dello sviluppo dei temi che comporranno il programma elettorale, le cui fondamenta sono assi strategici ben definiti: conoscere la città, promuovere la città, non illudere la città. Una fase di elaborazione che dà l’idea di un mosaico, in cui ogni piccola tessera ha un ruolo ed è parte del tutto.

Idee, programmi, città sono al centro del movimento politico-culturale. “La forza di questo gruppo è la eterogeneità sospinta da un impulso comune: dedizione spersonalizzata – rivelano ancora - La sua ambizione politica, nella accezione più nobile della esperienza ellenistica, è infatti nella contaminazione del pensiero, nel pluralismo dialettico”. In questa ottica avverrà anche la scelta della candidata o candidato a sindaco che sarà “la sintesi supportato, coadiuvato, rappresentato da chi ha apposto il proprio nome su un foglio in fase di scrittura”, concludono.

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