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Marino-Zinzi, cala il sipario dopo 41 giorni di campagna elettorale

Oggi gli ultimi appuntamenti. Del Gaudio: “Caserta ha bisogno di ‘Comune amico’ che sappia sostenerla ”

Si chiude oggi dopo 41 giorni la campagna elettorale a Caserta. Ultimi appuntamenti per Carlo Marino e Gianpiero Zinzi, che si contenderanno al ballottaggio previsto per domenica e lunedì, la fascia tricolore. Una campagna elettorale dove non sono mancate polemiche, tensioni ed anche qualche colpo basso, che si deciderà molto probabilmente sul filo di lana per la vittoria finale. E questo aumenta sicuramente il clima infuocato che è già palese sui social.

Intanto, a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale, anche Pio Del Gaudio, finito a sua volta al centro delle polemiche per l’incontro avuto col governatore Vincenzo De Luca che gli aveva chiesto di appoggiare Marino e che poi ha smentito (insieme ad Enzo Bove) alcun accordo raggiunto, ha voluto lanciare il suo messaggio, evidenziando come, da lunedì, lui sarà opposizione.

“Caserta deve essere una città accogliente, inclusiva, solidale: il particolare momento storico che stiamo vivendo dove l’emergenza sanitaria si mescola e innesca anche un’emergenza economica deve portare il prossimo sindaco della città a governare secondo un modello che prenda le mosse dall’azione di Giorgio La Pira a Firenze” ha affermato. “Oggi Caserta e i casertani, hanno bisogno di sapere di poter trovare nell’istituzione Comune un amico che sappia sostenerli in questo particolare momento storico. C’è la necessità di un’amministrazione che sappia leggere il momento che stiamo vivendo senza arroccarsi dietro a principi ideologici precostituiti. L’unico modello valido visti i tempi è quello tracciato dalla dottrina sociale della chiesa che deve rappresentare la stella polare da seguire nell’immediato futuro da chi amministrerà la città. Solo un sindaco capace di mettere in campo un’azione amministrativa in grado di tutelare le fasce deboli, riuscirà a rispettare a pieno il mandato che gli conferiranno gli elettori. È giunto il momento in cui le città, nucleo fondante ed essenza stessa della società nazionale, come per altro traspare già dall’intera Costituzione Italiana, superino le forti contrapposizioni ideologiche che nella gestione della cosa pubblica, le hanno caratterizzate e trovino sempre più dei punti di incontro per la realizzazione di città autenticamente solidali fondate sull’obiettivo di un bene veramente comune per l’oggi e per il domani, fermo restando che ciascun partito politico, portatore di una propria ideologia non rinunci ai suoi specifici obiettivi ma li coniughi con quelli degli altri. I Consigli Comunali non devono essere più un anfiteatro pieno di lottatori ma formati da cittadini che, accantonando ciò che è possibile accantonare, discutano con fermezza mista a pacatezza degli obiettivi da raggiungere, piccoli o grandi che siano. E questo l’appello che noi rivolgiamo ai cittadini casertani ed ai protagonisti della vita politica per il ballottaggio: che parta da Caserta un nuovo modo di amministrare le città. Che vinca chi ha questo obiettivo”.

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