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Elezioni 2021. Pd 'spaccato' tra le varie anime. Mancano candidato sindaco e umiltà

Il gruppo vuole 'imporre' il leader della lista civica ma non riesce a trovare nemmeno un accordo 'interno'

Cresce l'attesa e forse cresce anche di più il desiderio? Chissà cosa pensano i rappresentanti del Partito democratico di Parete che, spaccato sui vari gruppi interni, non riesce ancora a trovare la quadra sul nome del candidato sindaco da portare al voto delle prossime elezioni amministrative (3-4 ottobre) per sfidare il sindaco uscente Gino Pellegrino.

Il Pd non riesce nemmeno a mettere insieme le proprie 'teste' ma pretende di 'imporre' il candidato sindaco facendo in pratica fuori Luigia Martino di Italia Viva che però è sostenuta, a sua volta, da una parte di quel Pd che si siede al tavolo delle trattative. No, mettetevi comodo: non c'è nulla di logico in tutto questo. Ma è quanto sta accadendo a Parete dove ad appena 20 giorni dalla presentazione delle liste non si sa ancora nulla e soprattutto non c'è uno straccio di programma elettorale da presentare alla comunità. Saranno interessanti i comizi in piazza che saranno fatti (forse).

C'è stata la possibilità di un nome nuovo come quello dell'avvocato Costanzo che però ha rifiutato il gravoso 'incarico' costringendo il segretario cittadino Paolo Falco a correre subito ai ripari. L'impressione è quella che nessuno vuole guidare la lista civica per evitare figuracce alle urne. Ma si dovrà necessariamente fare qualcosa visto che lo chiedono anche gli ex e gli attuali consiglieri regionali. 

E quindi quale soluzione: semplice, uno tra Falco e Giuseppe D'Alterio si sacrificherà per il 'bene della patria' e del partito. Ormai a Parete già tutti sanno come andrà a finire, ci sono solamente da occupare i 5 posti tra i banchi dell'opposizione....

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