La mossa di Fratelli d'Italia di annunciare ufficialmente, in vista delle elezioni comunali di Marcianise, l'appoggio alla candidatura a sindaco del medico Antonio Trombetta ha certificato la spaccatura del centrodestra. Un annuncio che, al tempo stesso, ha scoperto le carte della coalizione civica allestita dalla consigliera regionale Maria Luigia Iodice che, come affermato dallo stesso Trombetta, è stata la prima a contattarlo per chiedergli la disponibilità a candidarsi come sindaco di Marcianise.

Il quadro è vario e complesso perché la coalizione civica sarà 'trasversale' perché avrà anche l'appoggio di tanti che, pur riconoscendosi in Forza Italia e Lega, non condividono la scelta di Antonello Velardi come candidato sindaco. E per questo più d'uno si sfilerà dai partiti - magari non ufficialmente - per sostenere la candidatura di Trombetta. E proprio per aggregare gli scontenti di centrodestra, e anche quelli di centrosinistra, è necessario che la coalizione sia completamente civica, senza alcun simbolo di partito. Anche per questo l'annuncio di Fratelli d'Italia di appoggiare Trombetta, per le modalità, ha fatto storcere il naso a qualche sostenitore del medico di base, non fosse altro perché adesso queste persone, magari vicine a un altro schieramento, si troverebbero nella posizione - non comodissima - di affrontare una campagna elettorale fianco a fianco con la civica di Fratelli d'Italia.

La posizione di Fratelli d'Italia, che ha deciso di ascoltare la base locale del partito, ha evidenziato sicuramente coerenza visto che finora gli esponenti locali hanno affermato che Velardi era il male di Marcianise e quindi si chiedevano come avrebbero potuto ripresentarsi agli elettori chiedendo di votare per l'ex sindaco. La stessa scelta non è stata compiuta da Forza Italia e Lega che, però, affidandosi a Velardi hanno evidenziato di non avere un nome di livello che fosse spendibile a Marcianise per guidare la coalizione di centrodestra. Questo nonostante qualche esponente anche di spicco potrebbe alla fine sostenere un altro candidato alle elezioni di maggio. E' vero altresì che già alla scorsa tornata elettorale qualche simpatizzante del centrodestra abbia sostenuto il 'civismo' di Velardi e che ciò abbia dato la possibilità all'ex sindaco di 'accreditarsi' meglio con i vertici dei partiti che hanno poi deciso di sostenerlo, un centrodestra che non riesce dunque a compattarsi.

La spaccatura che si è verificata nel centrodestra potrebbe presentarsi anche nel centrosinistra: diversi sono i dubbi sulla candidatura di Lina Tartaglione, la cui scelta, in alcuni casi è stata anche messa sul tavolo della discussione negli incontri che si stanno susseguendo. E questa situazione rischia di indebolire l'intera coalizione, con possibili fughe a stretto giro da parte di chi non sta condividendo le decisioni dell'asse formato dal Pd e da Articolo Uno. Del resto pare che non ci sia unità di intenti nemmeno su molti punti del programma.

C'è ancora tempo per definire accordi e programma, alcune liste sono già semi pronte da capire però se alla fine si convergerà sulla Tartaglione o se anche in questo caso c'è chi si sfilerà e deciderà di appoggiare Trombetta che si pone a capo di una coalizione civica, che potrebbe abbracciare tutti gli scontenti di centrodestra e centrosinistra, o se a questo punto spunterà il quarto candidato a sindaco. 

Tutte situazioni che secondo alcuni sembrano favorire proprio Velardi, nella sua rincorsa alla terza esperienza alla guida della città nonostante le precedenti due si siano concluse anticipatamente, secondo altri invece terrebbero in gioco quasi tutti.