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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Aversa

La maggioranza non ha i numeri per eleggere il nuovo presidente del Consiglio

Fiorenzano offre la carica alla minoranza, ma arriva subito il 'no' della D'Angelo

Presidenza del Consiglio alla minoranza, un gesto di fair play? Tutt'altro. Il consigliere comunale dem Pasquale Fiorenzano ha lanciato la proposta di eleggere un componente della minoranza quale nuovo presidente del consiglio dopo le dimissioni di Carmine Palmiero.

L'idea è stata accolta dagli altri consiglieri dem Erika Alma, Vincenzo Angelino e Marco Fiorenzano. Ma dietro un gesto di apparente apertura nei confronti dell’opposizione, c'è dell'altro. La maggioranza in questo momento infatti non avrebbe i numeri. Sicuramente i numeri non ci sono per una prima votazione per la quale, così come previsto dal terzo comma dell’articolo 36 dello Statuto Comunale, in prima convocazione è necessaria la maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati e con la maggioranza assoluta nelle successive votazioni, ossia 17 consiglieri (i due terzi di 25, sindaco compreso) in prima battuta o 13 nelle successive.

Numeri elevati se si tiene conto che al momento il sindaco Alfonso Golia può contare (a consigli comunali alterni) su 12 consiglieri comunali (servirebbero tutti per eleggere il presidente in seconda battuta). Al di là di questo fattore numerico l'attuale maggioranza vorrebbe aprirsi all'opposizione in vista della votazione delle prescrizioni ordinate dalla Corte dei Conti. Una proposta, in realtà, già bocciata dalla consigliera Pd (di minoranza) Eugenia D’Angelo che, sui social, l’ha bollita come “irricevibile. Chiunque, consigliere di minoranza, deciderà di accettare la designazione e l'elezione a Presidente del Consiglio Comunale di Aversa dal Sindaco e dalla sua maggioranza, sarà a tutti gli effetti il 14esimo consigliere di maggioranza. La "quinta colonna" della maggioranza Golia, per capirci. Io dico no”.

La proposta di Fiorenzano, inoltre, taglierebbe fuori dai giochi il consigliere comunale di Impegno Civico Roberto Romano: un nome sul quale non ci sarebbe la convergenza della maggioranza. La proposta di Fiorenzano, quindi, nasconderebbe una precisa strategia politica necessaria per provare a nascondere le crepe della maggioranza. Crepe che, inevitabilmente, verranno alla luce all'atto della votazione sulle prescrizioni della Corte dei Conti e che potrebbero mettere la parola fine all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alfonso Golia. (f.p.)

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