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Gaudino molla, maggioranza furiosa coi dissidenti: "Solo pretese e interessi personali"

Orta in Movimento e Città Visibile difendono l'operato del sindaco: "Non c'è stata mai collaborazione"

Venti giorni di tempo per confermare l’addio alla casa comunale o risolvere i contrasti sorti con i Dem&Riformisti portando avanti il mandato. È la scelta dinanzi a cui è posto il sindaco Vincenzo Gaudino che nella propria lettera di dimissioni non ha nascosto che alla base del suo addio vi sono “sopravvenuti contrasti” insorti con il gruppo. L’altra parte della maggioranza, composta da Orta in Movimento e Città Visibile non è rimasta indifferente. 

“A quattro mesi dalla vittoria elettorale del 7 Novembre dobbiamo prendere atto che alcune premesse che hanno portato alla nascita di Unione Progressista sono decadute sotto i colpi di pretese che poco hanno a che fare con la dialettica politica. Abbiamo appreso da un comunicato diffuso dal gruppo Democratici e Riformisti la decisione di porsi al di fuori dell’attuale maggioranza che sostiene il sindaco Gaudino, decisione che, francamente, non ci sorprende anche alla luce dell’atteggiamento assunto nel corso di questi primi mesi di amministrazione. Il comportamento dei referenti dei Democratici & Riformisti si colloca nella scia di una nota consuetudine politica, articolata in vizi privati e pubbliche virtù".

"Ogni tentativo di intavolare una discussione politica sul futuro della città e ogni richiesta di impegno diretto nella gestione amministrativa è naufragato dinnanzi alle continue pretese del riconoscimento, alla loro componente, di fantomatiche posizioni apicali che non si è avuto il coraggio di rivendicare pubblicamente.
Da settimane i rapporti dei Democratici e Riformisti con le altre forze di coalizione sono stati deliberatamente interrotti e sostituiti da un dialogo diretto con il sindaco nel tentativo di portarlo sulle loro posizioni utilizzando come strumento di pressione l’intenzione di far mancare i numeri in Consiglio comunale, prova ne è l’aver disertato più volte il pubblico consesso, e annichilendo, di fatto, il dibattito politico. Non sappiamo se i consiglieri comunali che sabato hanno firmato quel delirante documento siano consapevoli della responsabilità che si sono assunti facendo mancare, di fatto, la maggioranza a questa amministrazione e sarebbe cosa strana dal momento che in più di una occasione Città Visibile e Orta in Movimento, con il sindaco in testa, hanno dimostrato di non essere disponibili a cedere ad alcun tipo di ricatto politico. La mancanza di una reale maggioranza politica vuol dire mettere a serio rischio la continuazione di questa esperienza politica e definire un prologo per un nuovo commissariamento: un danno incalcolabile per la nostra cittadina; ma è chiaro che di fronte ad una presa di posizione assolutamente insostenibile, da parte dei Democratici e Riformisti, vanno tratte le dovute conclusioni. E deve essere altrettanto chiaro di chi sarà la responsabilità di un tale eventuale epilogo”, hanno affermato i gruppi Orta in Movimento e Città Visibile. 

Una crisi ormai alla luce del sole ed alla luce del sole si situeranno i passaggi successivi.  “Tutti saranno improntati ad un irrinunciabile presupposto morale e politico: l’assunzione delle proprie responsabilità da parte tanto dei singoli quanto dei gruppi politici”, hanno concluso dai due gruppi.

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